Il Tirreno

Le reazioni

Ex terrorista nero agli Uffizi, i dem tutti contro Schmidt: «Scivolone, tradito dall’ego»

di Martina Trivigno
Nelle foto in alto a sinistra il segretario regionale del Pd toscano Emiliano Fossi, a destra Andrea Giorgio. In basso, Cristina Giachi e Federico Gianassi
Nelle foto in alto a sinistra il segretario regionale del Pd toscano Emiliano Fossi, a destra Andrea Giorgio. In basso, Cristina Giachi e Federico Gianassi

Giorgio: «Si dimetta». Ma per Sgarbi è il candidato «perfetto»

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FIRENZE. Per alcuni è «uno scandaloso scivolone». In ogni caso, per il Partito democratico è «inaccettabile». No, non importa che poi la conferenza sulla “carriera criminale” di Caravaggio sia stata annullata. Tanto basta il solo fatto che il suo nome – quello di Egidio Giuliani, ex terrorista dei Nar, ora in carcere a Prato – sia comparso tra i relatori del calendario autunnale dei “Dialoghi di arte e cultura” promossi dagli Uffizi. E nel mirino del fuoco incrociato del Pd ci è finito lui, il direttore Eike Schmidt. “Colpevole”, secondo i dem, di aver rivolto l’invito a «un ex terrorista nero che negli anni Settanta e Ottanta ha partecipato a più rapine ed è stato condannato varie volte, con una “carriera” che è proseguita anche dopo gli “anni di piombo”».

Il deputato Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, non le manda a dire. «Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, sta pensando seriamente di candidarsi a sindaco di Firenze per il centrodestra – sottolinea Fossi – Non so se abbia già cominciato ad avvicinarsi alla campagna elettorale. Se fosse così, il suo primo passo sarebbe un brutto scivolone: ha fatto aprire le porte degli Uffizi a un ex Nar. Su questa vicenda presenterò un’interrogazione al governo. Gli Uffizi sono un patrimonio del Paese. Il terrorismo è un buco nero della nostra storia».


Andrea Giorgio, assessore comunale di Firenze che riveste anche il ruolo di coordinatore della segreteria del Pd della Toscana, aggiunge: «Schmidt forse si sta portando avanti come candidato di Fratelli d’Italia e non trova nulla di strano che ex terroristi neri tengano lezioni in uno dei musei più prestigiosi del mondo. Quale sarà la prossima mossa, De Angelis alla comunicazione del Museo? Se non sapeva chi fosse Egidio Giuliani è grave, forse è distratto dalla politica e dovrebbe dimettersi. Se lo sapeva è peggio. È indegno che il direttore presti questa grande istituzione cittadina a personaggi del genere. Schmidt chieda scusa subito».

Sulla stessa lunghezza d’onda il deputato Federico Gianassi (Pd) che commenta: «Egidio Giuliani, terrorista ex componente dei Nar, in carcere a Prato per omicidio, viene invitato agli Uffizi per tenere una lezione su Caravaggio, poi sospesa. Il direttore Eike Schmidt, che sembra ambire alla candidatura per il centrodestra a Firenze e che non perde da settimane occasione per rilasciare interviste contro la città e l’amministrazione in carica, tace ed è irreperibile quando invece dovrebbe dare delle spiegazioni. Si è davvero superato il limite: tra gru dimenticate a rovinare la veduta di una delle aree più belle d’Italia, a terroristi invitati a darci lezioni d’arte, quello che sta succedendo in uno dei musei più importanti del mondo da sempre simbolo di Firenze è davvero inaccettabile».

Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione Cultura del Consiglio regionale della Toscana, rincara la dose: «Un eccesso di sensazionalismo ed egocentrismo induce a errori, anche molto gravi, come invitare a parlare di Caravaggio un ex Nar agli Uffizi. Bene che l’evento sia stato annullato, avrebbe messo in imbarazzo persino la destra che corteggia Schmidt come candidato a sindaco della città. Firenze e i suoi cittadini e le sue istituzioni culturali non meritano insulti alla memoria delle vittime del terrorismo e della criminalità. Firenze è certamente culla del Rinascimento e patria delle arti ma è anzitutto una città democratica e antifascista, Medaglia d’oro della Resistenza».

Nella polemica è intervenuto anche il deputato Giovanni Donzelli, responsabile nazionale organizzazione di Fratelli d’Italia. «Ha fatto bene il direttore Schmidt a impedire che si svolgesse l’evento», ha sottolineato intervenendo ieri a Firenze all’iniziativa “L’Italia vincente”. Intanto, dalla parte di una eventuale candidatura di Schmidt a sindaco di Firenze si è espresso il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi: «Non c’è nessun rapporto tra una professione e il diritto a candidarsi. C’è un altro precedente a Firenze, quello di Domenico Valentino, soprintendente ai beni architettonici. Non so se la destra lo candiderà ma, superato il pregiudizio verso lo “straniero” è la scelta migliore per Firenze».

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