Il Tirreno

FIRENZE.  Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella torna a Firenze, in occasione della prima conferenza nazionale delle Camere di commercio. «È un onore poter ospitare il presidente Mattarella», ha commentato il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi che sarà il padrone di casa alla convenzione «Progettare il domani con coraggio» dove il presidente porterà il suo saluto. Una visita breve, dicono gli organizzatori. Giusto un saluto agli imprenditori raccolti in città per definire il contributo del sistema camerale nell’ambito dell’attuazione delle politiche governative e del Pnrr.

La visita di oggi non è la prima che il presidente compie nella nostra città. La prima risale al 4 novembre 2016: una ricorrenza storica per la nostra città. All' epoca veniva celebrato il 50° anniversario dell'alluvione, e per l'occasione, il presidente partecipò alla cerimonia per la ricollocazione, nel cenacolo della basilica di Santa Croce, dell’Ultima Cena di Giorgio Vasari, una delle opere simbolo dei danni dell’alluvione. La seconda visita avvenne nel dicembre 2018, quando per la prima volta ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Firenze. Al momento della celebrazione, il presidente ha riconosciuto Firenze una città ricca di fascino, una dote «avvertita in ogni parte del mondo». La visita successiva risale al settembre 2020, in occasione del Festival dell'economia civica. Al momento del suo arrivo, Mattarella fu accolto dal suono delle chiarine di Palazzo Vecchio. Il rapporto tra il presidente e Firenze è stato poi un'altra volta consolidato nel dicembre 2021, quando fu invitato a presenziare al concerto inaugurale della Sala Mehta, al Maggio , essendo appassionato di musica classica. L'ultima visita risale all'anno scorso, febbraio 2022, in occasione del summit sul Mediterraneo, dedicato alla cittadinanza, a cui partecipò anche l'ex presidente del Consiglio Mario Draghi.

Mattarella descrisse Firenze come «il centro della speranza di pace». La conferenza nazionale delle Camere di Commercio avrà una durata di due giorni e si concluderà nella mattinata di sabato. Nel corso delle due giornate si parlerà del ruolo che le Camere di commercio italiane, a nome delle oltre 5 milioni d’imprese iscritte nei loro registri, giocano al tavolo dell’economia nazionale in un’ottica di sviluppo e di stabilità. Non è un caso che Unioncamere abbia scelto Firenze per questo appuntamento che, infatti, si terrà nella sede della più antica Camera di commercio d’Italia, quella fiorentina, istituita nel 1770 dal granduca Pietro Leopoldo, proprio per superare le corporazioni medievali, regolamentare i commerci e dare una voce unitaria alle diverse attività economiche. Sono ben quattro, i punti su cui la convention si soffermerà: «frontiere dell’innovazione», «lavoro», «economia italiana nel contesto internazionale» e «modernizzazione del Paese e Pnrr».

Oltre al capo dello Stato, arriveranno a Firenze esponenti del Governo (sono attesi i ministri Adolfo Urso e Paolo Zangrillo e il sottosegretario all’Economia Lucia Albano), leader delle categorie economiche, come Carlo Bonomi (Confindustria), Carlo Sangalli (Confcommercio), Massimiliano Giansanti (Confagricoltura), Marco Granelli (Confartigianato), Dario Costantini (Cna), Ettore Prandini (Coldiretti), Patrizia De Luise (Confesercenti), e rappresentanti delle istituzioni come Silvana Sciarra, presidente della Corte costituzionale e Margherita Cassano, presidente della Cassazione. È previsto per sabato anche un videomessaggio del commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni.