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Rider, Lgbt e green: le truppe di Elly sul fortino Firenze

Valentina Tisi
Rider, Lgbt e green: le truppe di Elly sul fortino Firenze

Dal presidente di Quartiere ai giovani dem ecco la generazione che guiderà il partito

28 febbraio 2023
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FIRENZE Il trionfo di Elly Schlein a Firenze, dove supera il 70%, e in provincia ottiene il 66%, porta con sé una squadra di volti nuovi e di rientri dall’ala sinistra del Pd. Se la classe dirigente e il grosso della truppa degli amministratori locali si era schierato con Stefano Bonaccini, la vittoria della neo segretaria, unita a quella di Emiliano Fossi come segretario regionale, porta alla ribalta anche i suoi sostenitori, il nuovo Pd che conta. Basta scorrere l’elenco dei candidati all’assemblea nazionale per rendersene conto. Per la città di Firenze i nomi sono quelli del consigliere regionale Iacopo Melio, attivista per i diritti umani e scrittore, Eleonora Baldi, rappresentante degli studenti universitari al senato accademico, Andrea Pratovecchi, rider del Nidil Cgil, Marisa Nicchi, figura storica della sinistra fiorentina e Mauro Scopelliti, attivista per i diritti civili e presidente dell’Arcigay.

Il curriculum dei candidati già pone al cento del dibattito un cambio di prospettiva e una rinnovata attenzione su temi che vanno dal lavoro ai diritti, dall’ambiente a un maggior protagonismo dei giovani. Praticamente sicura l’entrata dei primi tre in lista nell’assemblea nazionale, ma visto il risultato ottenuto in città potrebbe spuntarla anche la quarta. La squadra della provincia, che comprende anche l’Empolese vede invece: Sara Di Maio, vicesindaca di Barberino e vicesegretaria del Pd metropolitano, Raffaele Donati, dei Gd di Empoli e impegnato nell’Aned, Serena Spinelli, assessora regionale al sociale e alla casa, Andrea Vignini, segretario regionale di Articolo uno, Biagina Benelli, presidente dell’assemblea del Pd di Bagno a Ripoli, Lorenzo Zambini, coordinatore del comitato di Sesto Fiorentino, Claudia Sereni, assessora alla cultura di Scandicci e Jacopo Bencini, assessore a Pontassieve ed esperto di ambiente e negoziati sul clima.

A Palazzo Vecchio la stragrande maggioranza della giunta e del consiglio, a partire dal sindaco Dario Nardella, escono dal voto di domenica sconfitti dopo aver sostenuto il governatore dell’Emilia Romagna. Mentre Schlein ha potuto contare sull’appoggio dell’assessore all’ambiente Andrea Giorgio e di quello allo sport Cosimo Guccione, del presidente del consiglio comunale Luca Milani e dei consiglieri Donata Bianchi e Renzo Pampaloni.

In Regione a condurre la battaglia per la parlamentare Pd c’erano sicuramente l’assessora all’ambiente Monia Monni e quella all’istruzione Alessandra Nardini. In prima fila tra i fiorentini anche il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, mentre tra i pochissimi sindaci ad aver puntato sulla nuova segretaria ci sono la prima cittadina di Pontassieve e segretaria metropolitana Monica Marini e il sindaco di Signa Giampiero Fossi. Importante poi sia il contributo dei circoli, da quello dell’Isolotto, dove Bonaccini ha perso sonoramente per 603 a 161, col segretario Marcello Gusso, a quello di Rifredi col segretario Matteo Atticciatti, al circolo Europa, casa dell’ala sinistra del partito e degli ex di ritorno, col segretario Samuele Mori. Uno dei punti di forza della campagna che ha portato Schlein alla conquista del Nazareno è il forte protagonismo dei Giovani democratici che hanno dato un’impronta di rinnovamento e di rottura col passato, tra loro si sono distinti Simone Zetti e Mirko Brogi.

Ci sono poi i grandi ritorni in casa Pd come quello di Eleonora Pinzuti, da sempre vicina alle tematiche di genere. Ma l’onda rossa, non a caso proprio il colore del maglione scelto dal neo segretario r Fossi per presentarsi alla stampa, investe anche la provincia. Non a caso Fossi accanto a sé per la prima uscita aveva Monica Roso, ex assessora alla scuola a Campi e Sofia Bertieri attivista ed esperta di comunicazione politica di Signa. Un’onda che potrebbe cambiare gli equilibri in vista delle prossime tornate elettorali nei Comuni: a maggio si vota a Impruneta, Campi e Marradi, dove la nuova segretaria nazionale ha incassato il 70,45%, il 72,62% e il 63,16%; ma soprattutto in vista dell’importante tornata del 2024 dove andrà al voto anche Firenze, insieme a numerosi Comuni della Metrocittà. Impossibile a questo punto non tener conto del cambio di passo chiesto dagli elettori per scegliere il prossimo inquilino di Palazzo Vecchio; un cambio di paradigma per il Pd che dovrà ripartire non solo dai nomi ma dai temi e, inevitabilmente, dal perimetro della coalizione.

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