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Serie B

Empoli ko contro la Juve Stabia: perché è un’involuzione – Il racconto della partita

di David Biuzzi

	L'esultanza dei padroni di casa
L'esultanza dei padroni di casa

Anche gli episodi girano (tutti) contro e pesano sull’esito della partita ma il primo tempo regalato è un campanelle d’allarme

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CASTELLAMMARE DI STABIA. Agli zoppi... grucciate. Già, l’Empoli paga il conto al vecchio proverbio a incassa altri due schiaffoni nel match in casa della Juve Stabia.

L’infortunio

Lo fa perché compie un notevole passo indietro, forse anche due, rispetto alle ultime uscite (ko interno col Palermo incluso) regalando di fatto un intero tempo, il primo, alla truppa di casa. E poi, quando prova a rialzare la testa, ecco anche la iella che si materializza in due episodi chiave: il primo gol che i campani segnano in stile casa romana di Scajola, e cioè praticamente a loro insaputa, e l’infortunio di Lovato che costringe gli azzurri quasi a improvvisare la difesa che, non a caso, concede subito il raddoppio chiudi-partita.

In campo

Sull’imponderabile, però, c’è poco da fare. Molto di più e molto di meglio, invece, l’Empoli dove fare sul campo. Perché il tecnico Dionisi, alla vigilia, aveva invocato la lezione di Chiavari ma in realtà la prova dei primi 45 minuti e quasi la fotocopia di quella in terra ligure. Gli azzurri si presentano col solito 3-4-2-1 e il ritorno di Degli Innocenti e Saporiti nell’undici di partenza, ma la mossa vincente è quella, dall’altra parte, dell’ex Abate. Nel 3-5-1-1 delle Vespe di casa, infatti, Maistro danza tra le linee e gli inserimenti continui di Mosti e Correia mandando in tilt il dispositivo empolese che patisce da morire l’inferiorità numerica in mezzo.

Il primo tempo

Hanno anche più sprint, i padroni di casa, e il gollonzo che stappa la gara al 12’, con Giorgini che è a terra e realizza il vantaggio praticamente colpito dal corner di Maistro, trasforma la strada in un salita ardita. Troppo ardita perché l’Empoli non trova linee di gioco e misura dei passaggi. Davanti Nasti non tiene, sugli esterni i duelli sono quasi sempre persi e il primo cambio forzato al 28’ con Ilie per l’acciaccato Saporiti contribuisce ad accrescere la confusione. Tocca a Fulignati, così, tenere gli azzurri in partita con la doppia parata del 21’ (su Mosti prima e Calissoni poi) e con quella dello scadere (su Maistro).

Il secondo tempo

La ripresa inizia con gli stessi interpreti ma con gli azzurri che ora sembrano se non meglio almeno meno peggio (al 9’ manca solo la connessone finale tra Nasti e Ilie). Dionisi sgancia Ghion e Pellegri (per Degli Innocenti e Nasti) allo scoccare dell’ora di gioco, ma Lovato si fa male alla gamba sinistra dopo un contatto fortuito col compagno Guarino e i cambi si chiudono subito dopo con Ceesay per Elia e Carboni per lo stesso capitano. Il mancino va sul centro-destra nella linea a 3 e, ovviamente, la Juve Stabia ne approfitta subito. Al 18’ Maistro sfonda e crossa due volte (stavolta anche Fulignati non è preciso) trovando Carissoni libero per il facile bis.

Manca ancora una vita ma l’Empoli non è nella versione giusta per ambire a un recupero, figurarsi se doppio. Così la partita va avanti con gli azzurri che qualcosina creano ma senza concludere (1 solo tiro in porta alla fine dei giochi). Un’involuzione sotto tutti i punti di vista, insomma. Tattico, tecnico e comportamentale. Con i vizi di sempre (palle inattive incluse), la zona playoff perduta e diverse incognite da cancellare in fretta.

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