Empoli, col Monza arriva un altro brodino: finisce 1-1
I brianzoli sprecano nel primo tempo, poi vanno in vantaggio nella ripresa con Carboni e vengono ripresi da Guarino. Pellegri in campo dopo dieci mesi
EMPOLI. Un altro brodino per l’Empoli convalescente, ma a forza di brodini non si va molto lontano. Di questo Empoli-Monza non c’è molto da salvare, se non il risultato che a un certo punto pareva compromesso, e il rientro in campo di Pietro Pellegri, quasi dieci mesi dopo l’infortunio dell’8 dicembre. Per il resto tocca accontentarsi di quello che passa il convento, che appunto non è molto, e soprattutto è lontano anni luce da quello che si vedeva poco più di quattro mesi fa al Castellani. Bisognerà farsene una ragione e rinunciare, almeno per il momento, ai voli pindarici.
Abbastanza sorprendenti le scelte dei due tecnici. Pagliuca tiene ancora in panca il baby cannoniere Popov (dentro Saporiti alla terza da titolare tra campionato e Coppa) e soprattutto conferma negli undici Obaretin nonostante la pessima prestazione di domenica con la Carrarese. Bianco non è da meno: panca per gente come Colpani, Petagna, Keita Balde e Izzo, dovendo anche fare a meno di Pessina e Dany Mota.
La partita dell’Empoli inizia subito con un brivido: 27 secondi e Guarino rischia subito la frittata con un passaggio pigro a Fulignati, che rischia di essere uccellato da Alvarez. Quattro minuti dopo Ghion scalda i guantoni a Thiam con un tiro senza pretese. Al 10’ proteste azzurre per un contatto dubbio in area su Shpendi (ma non è da rigore) e tre minuti dopo Fulignati praticamente la passa a Colombo che coglie il palo, ma Alvarez fa di peggio mettendo incredibilmente a lato davanti alla porta vuota.
Doppio cambio alla mezz’ora tra gli ospiti: Ciurria non ce la fa (dentro Azzi) ed esce anche Caprari per Keita Balde. Il fattaccio accade al 32’ quando Pagliuca e Bianco quasi vengono alle mani dopo un intervento deciso di Moruzzi vicino alle panchine: rosso per entrambi. Tanta imprecisione in campo, ma al 37’ arriva un altro palo per il Monza, stavolta colto da Galazzi dopo un’imperiosa discesa di Keita Balde.
La ripresa inizia al 49’ con una clamorosa traversa di Shpendi su cross di Saporiti in una delle poche azioni offensive degne di questo nome, ma è solo il prologo al vantaggio ospite 60 secondi più tardi: cross di Balde e colpo di testa chirurgico di Carboni che finisce alle spalle di Fulignati. La reazione azzurri non inverte l’inerzia dell’incontro e al 65’ Tarantino si gioca il triplo cambio con Ilie, Popov e Yepes per Belardinelli, Moruzzi e Saporiti. Ma per sentire il boato della Maratona bisogna aspettare il 77’, quando entra in campo Pellegri e un minuto più tardi quando il Monza si fa male da solo: prima Birindelli e Thiam rischiano un comico autogol e sul susseguente corner arriva l’incornata vincente di Guarino. C’è un accenno di forcing, ma in realtà l’ultima occasione tocca all’89’ a Keita Balde dopo un errato disimpegno di Fulignati. Negli occhi resta una squadra azzurra che ha più paura di perdere che voglia di vincere. La panchina di Pagliuca per ora è salva, ma non lo rimarrà a lungo, a forza di brodini.