Popov è il Re Mida dell’Empoli: quarto gol in tre partite
L’ucraino celebra il rinnovo col gol che vale il pareggio con lo Spezia. Liguri avanti con un rigore di Esposito e c’è anche la firma di Fulignati
EMPOLI. Ancora lui, sempre lui. Sì, Bohdan Popov mette la firma anche sul primo pareggio stagionale dell’Empoli. È lui a riprendere lo Spezia, ad impattare il rigore di Esposito con un tocco non pulito ma prezioso come l’oro. Che vale un pari non banale. Come banale non è la prova dell’Empoli che trova una rivale che oggi è forse più squadra e di sicuro più avanti nel percorso di una truppa rinnovata, giovane e stavolta pure rimaneggiata (causa squalifiche). A tratti soffre, insomma, ma a tratti brilla, piace e soprattutto non smette mai di restare ben piantata dentro la gara.
L’Empoli la comincia col 3-5-2 annunciato, il debutto di Ghion e la prima volta insieme di Shpendi e Popov. In realtà, però, il sistema somiglia più a un 3-4-1-2 perché Ignacchiti, di nuovo capitano, non ha una posizione fissa ma gira sulle tracce del play ligure Esposito. Idea che ci sta tutta, quella di Pagliuca, ma che porta un po’ di inevitabile disordine. Così lo Spezia parte meglio (incornata larga di Artistico al 10’). Niente fuochi d’artificio, ma tante palle inattive a favore in fase offensiva. E sul quarto corner, al 14’, ci scappa l’episodio che stappa il match. Yepes, infatti, frana su Cassata al termine di una trattenuta reciproca. Feliciani, l’’arbitro, non vede ma Serra, al Var, sì. Lo richiama al video e il penalty lo trasforma proprio Esposito al 18’. Gli azzuri reagiscono con Yepes (respinta di Mascardi al 21’) e Ignacchiti (sinistro alto al 22’) però senza prendere davvero e definitivamente in mano la partita. Il pressing funziona poco e la manovra non diventa continua. Pagliuca inverte gli esterni, ma si va a strappi. Con Popov che alza la mira al 39’ e una bella iniziativa personale di Sphendi fermato in angolo da Mascardi al 41’. Il tempo, però, termina con Fulignati, già stuzzicato da Wisniewski in precedenza, che tiene in piedi la baracca su Beruatto.
La ripresa si apre con Ilie per Yepes e il nuovo cambio di posizione degli esterni. Bingo. Perché al 4’ una giocata del romeno innesca Elia che crossa, sulla palla arriva Popov che, stretto tra Hristov e Mateju, devia in acrobazia tra tacco e stinco: tiro sporco, ma palla all’incrocio dei pali e quarto gol per il giovane ucraino fresco di rinnovo fino al 2028. La rete del pari accende l’Empoli con Mascardi che salva sul fuoco amico (deviazione di Hristov su cross ancora di Ilie) al 10’ e Shpendi che gira fuori di poco subito dopo (11’). Ora sì che l’azzurro è brillante. Ma dura poco, anche perché al 19’ la pessima gestione di un rimessa laterale a metà campo innesca che ripartenza (di Candela) che si conclude con una conclusione a botta sicura di Artistico su cui Fulignati piazza una prodezza che vale un gol. Provvidenziale, il portierone, visto che col secondo giro di cambi (nell’Empoli dentro Konate e Moruzzi per Popov ed Elia) la squadra di Pagliuca perde pericolosità. Lo Spezia sembra averne di più ma non cerca la vittoria con convinzione: Curto che mura Di Serio al 30’ è l’ultimo vero squillo. Entrano anche Belardinelli per lo stremato Ghion (35’) ed Ebuhei per Ceesay (39’), una girata di Soleri finisce alta al 42’ e sul match e su un giusto pareggio cala il sipario.