Il Tirreno

Empoli I fratelli (minori) di Viti ora vogliono prendersi la scena

di David Biuzzi
Nella foto Mario Marianucci  (foto Juri Autovino)
Nella foto Mario Marianucci (foto Juri Autovino)

Da Goglichidze a Tosto, da Guarino a Marianucci: tra le note positive del ritiro spiccano i ragazzi (78 anni in 4) che si stanno mettendo in luce nella retroguardia

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EMPOLI. Forse è rimasto sorpreso anche lui, Mattia Viti. Il difensore appena rientrato dal Nizza (dopo l’ultima stagione al Sassuolo), infatti, se n’era andato in Francia (per 15 milioni) come golden boy della retroguardia azzurra e, ora, 24 mesi dopo, torna quasi come senatore. Già, perché dall’alto dei suoi 22 anni è uno dei veterani nella batteria di Roberto D’Aversa.

Certo, sono appena rientrati dalle vacanze (per loro scattata dopo l’Europeo) i leader Sebastian Walukiewicz (classe 2000) e Ardian Ismajli (classe 1997), ma in Alto Adige c’è soprattutto una banda di giovani e giovanissimi, di ragazzi terribili insomma, che in questo primo scorcio di stagione è una delle (non moltissime) note liete. Sono i 20enni Saba Goglichidze (georgiano di Kutaisi), Raffaele Guarino (di Molfetta) e Luca Marianucci (livornese); più Lorenzo Tosto (figlio dell’ex terzino azzurro Vittorio) che di anni ne ha appena 18 visto che è nato a Lucca nel gennaio (il 29) del 2006. Meno di 80 anni in 4 (78 e una manciata di mesi per essere più precisi), insomma. E proprio loro 4, in una linea un po’ improvvisata ma comunque tosta, hanno chiuso l’amichevole contro i tedeschi dell’Ingolstadt. E lo hanno fatto senza incassare reti, con il colombiano Devis Vasquez (in pratica lo zio, visto che di anni ne ha 26) a bagnare il debutto (assoluto) in azzurri con il clean sheet. Certo gli avversari, appena scesi nella terza serie (la C, in pratica) tedesca non erano il top dei top, ma comunque contro attaccanti strutturati e sicuramente più esperti hanno tenuto botta. Confermando, di fatto, le buone sensazioni suscitate nel corso degli allenamenti.

Il futuro, insomma, è sicuramente loro. Ma attenzione, perché per qualcuno potrebbe esserci anche un significativo pezzetto (o pezzettino) di presente. Non tutti sono destinati a partire, cioè, e anzi uno o più di uno potrebbe comunque restare a completare il roster dei difensori e a cercare di ritagliarsi uno spazio sul palcoscenico più importante (la Serie A).

Ad aspettare Tosto, il più giovane, c’è la Primavera di Birindelli. Guarino, rientrato dalla parentesi di Modena, ha già molti estimatori (in Serie B) anche grazie alle esperienze maturate con la Nazionale Under 20. Goglichidze è arrivato a metà della scorsa stagione, scoperto e scorato dall’ex Levan Mchedlieze, ed è già una colonna dell’Under 21 del suo paese. Che il potenziale ci fosse, insomma, era in qualche modo annunciato. Così la vera rivelazione (o almeno il più sorprendente) è probabilmente Marianucci. Che a Empoli è arrivato davvero da ragazzino consumando tutta la trafila delle giovanili fino ad affermarsi in Primavera. Nella scorsa stagione, poi, il prestito alla Pro Sesto, in Serie C, con 32 presenze collezionate al primo assaggio del calcio dei grandi e una crescita esponenziale. Abile nel gioco aereo, nel vaio azzurro ha giocato anche da centrocampista (infatti ha i piedi decisamente educati). Ah, 20 anni li ha compiuti giusto ieri.

Il rientrante Viti, insomma, dovrà stare attento ai suoi fratelli (minori). Il titolo di golden boy ora aspetta a uno di loro quattro.