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Ingaggi e valorizzazione di giovani l’Empoli è nella top ten di Serie A

Ingaggi e valorizzazione di giovani l’Empoli è nella top ten di Serie A

La società azzurra decima in Italia con un’età media di 24 anni per la prima squadra Roberto Goretti, ds della Reggiana, in pole per sostituire Accardi in caso di partenza

29 marzo 2024
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EMPOLI. Qual è l’età media dei calciatori al loro primo ingaggio in Serie A? Per rispondere a questa domanda dobbiamo guardare al report del Cies football observatory (il “celebre” Centro internazionale di studi sportivi con base in Svizzera) uscito alcuni giorni fa, che ha provato a sviscerare la situazione a livello internazionale. Nel report in questione sono state analizzate le posizioni di quasi 800 club di 48 campionati di tutto il mondo, tenendo come parametro l’età media di ingaggio dei giocatori della prima squadra, facendo riferimento alle ultime dieci finestre di mercato (quindi da luglio 2019 a oggi, considerando sia la sessione estiva che il mercato di riparazione invernale).

Il valore più basso in assoluto è stato registrato per gli austriaci dell’Rb Salisburgo (20,93 anni), mentre il più alto è stato misurato per la squadra qatariota dell’Al-Gharafa Sc (30,27 anni).

Analizzando la situazione italiana, in Serie A il club che ingaggia i più giovani per la prima squadra è il Bologna (23,24 anni di media), seguito da Sassuolo (23,28) e Juventus (23,42). In questa particolare classifica l’Empoli si colloca a metà strada, in decima posizione, con un’età media per il primo ingaggio fissata sui 24,77 anni. La squadra che fa “peggio”, cioè con l’età più alta di ingaggio, è proprio l’Inter, la prossima avversaria dell’Empoli, con ben 28 anni di età.

Se però andiamo a ritroso nel tempo, prendendo in considerazione il quinquennio 2014-2019, ci accorgiamo che l’Empoli fino a cinque anni fa si trovava addirittura sul podio, con 24,65 anni di età media per il primo ingaggio, secondo solo al Sassuolo (24,10 nello stesso periodo).

La tendenza generale delle squadre di A, insomma è stata quella di ringiovanire l’età delle rose, con club come Bologna, Juventus e Atalanta che hanno abbassato sensibilmente l’età media dei propri organici. Tra i top club salta all’occhio la situazione dell’Inter, il club nerazzurro semmai nel corso del tempo ha “alzato” l’età media dei propri calciatori, scegliendo la strada degli acquisti “più esperti” per comporre il proprio roster. Con una delle poche eccezioni rappresentata proprio dall’ex Empoli Kristjan Asllani, classe 2002, che con l’Inter firmò nel 2022 all’età di vent’anni.

In soldoni, l’Empoli per quanto riguarda il periodo 2014-2019 era la squadra di Serie A che ingaggiava più giovani dopo il Sassuolo. Dal 2019 in poi questo dato è lievemente “peggiorato”, ma più per la tendenza degli altri club di Serie A di ringiovanire le rose che per veri e propri demeriti dell’Empoli (se così li vogliamo chiamare).

Una tendenza (quella di ringiovanire le rose) che andrebbe incentivata, anche per ovviare alle ormai croniche carenze degli Under in Nazionale, carenze balzate agli occhi di tutti anche dopo le ultime convocazioni di Spalletti per la tournèe americana degli Azzurri.

Empoli è una piazza che può senza ombra di dubbio prestarsi a questo compito, sia per gli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni dal suo florido settore giovanile, sia per il talento della dirigenza azzurra, da sempre capace di assicurarsi giovani giocatori di ottima prospettiva, siano essi cresciuti nel vivaio (un nome su tutti non può essere che quello di Jacopo Fazzini) oppure scovati a giro per il mondo da Accardi e colleghi (un altro esempio in tal senso potrebbe essere quello di Liberato Cacace).

A proposito di Accardi, negli ultimi giorni accostato sempre di più frequentemente al Napoli per la prossima stagione, ci sarebbe un nuovo nome spuntato per sostituire il direttore sportivo e sarebbe quello di Roberto Goretti, attuale ds della Reggiana in Serie B. Goretti è destinato in estate a cambiare società e in questi giorni si è fatto il suo nome per il dopo-Accardi.

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