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Empoli, la missione è mettersi in sicurezza prima della sosta

Empoli, la missione è mettersi in sicurezza prima della sosta

Le tre partite di marzo con Monza, Udinese e Atalanta potrebbero essere decisive per evitare lo stillicidio sperimentato nel finale della scorsa stagione

28 febbraio 2023
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EMPOLI. Passato l’uragano Napoli, a Empoli ancora non ha ricominciato a splendere del tutto il sole. Non solo perché, ormai, non ci sono più le mezze stagioni (e anche quelle piene fanno le bizze), ma soprattutto perché la sfida di sabato pomeriggio ha lasciato qualche grattacapo a mister Zanetti. Dubbi, piccoli ma presenti, che andranno affrontati subito dalla squadra, che si appresta ad affrontare una parte di calendario fondamentale del percorso verso la salvezza.

Già nella conferenza stampa post partita Zanetti aveva detto di voler analizzare accuratamente la gara contro il Napoli, in special modo gli ultimi venticinque minuti disputati in superiorità numerica. Qualcosa non ha convinto, tanto che per lo spettatore disattento i partenopei sembravano avere undici uomini in campo invece che dieci. A far nascere certe analisi non è sicuramente la sconfitta in sé, pronosticabile e sostanzialmente indolore (con tanto di goleada evitata, un lusso visto lo stato di forma dei capoclassifica), quanto una certa mancanza di attitudine che l’Empoli non si può permettere quando mancano ancora quattordici gare prima della fine del campionato, in cui andranno conquistati almeno altri dieci punti per essere sicuri di mantenere la categoria.

Proprio nell’ottica di raggiungere la seconda salvezza consecutiva nella massima serie, diventa allora fondamentale approcciare con la giusta mentalità il mese di marzo. Alla sua fine, infatti, c’è uno dei grandi spauracchi di tutti gli allenatori: la sosta per le nazionali, l’ultima prevista in questa stagione. Otto giorni che possono cambiare totalmente le carte in tavola tra interruzione del ritmo di gara, potenziali infortuni, e una boccata d’aria che può far molto bene come no ai giocatori. Storicamente queste pause non hanno dato grossi vantaggi all’Empoli, che nelle partite successive alla sosta ha spesso trovato i meccanismi un po’ arrugginiti; è anche vero che il gruppo di Zanetti non trova la vittoria da cinque partite, quattro di queste disputate contro avversari di alto valore tecnico, e si potrebbe opinare che un piccolo time out possa aiutare a riprendere le fila del discorso.

Le tre partite di marzo sono in ogni caso fondamentali, comunque si voglia valutare l’arrivo imminente della sosta. Il motivo principale risiede negli avversari che si troveranno di fronte gli azzurri: esclusa la gara di Bergamo contro l’Atalanta del 17 marzo, l’ultima del trittico, l’Empoli andrà a Monza sabato e ospiterà l’Udinese il sabato successivo. Due formazioni, quelle di Palladino e di Sottil, che hanno reso oltre le aspettative almeno in una parte del loro campionato ma non prive di difetti. Soprattutto, sono le due squadre che immediatamente precedono la truppa di Zanetti in classifica, distanti rispettivamente uno e tre punti. Se almeno una delle due dovesse cedere il posto agli azzurri, diventerebbe una sorta di assicurazione aggiunta sulla salvezza. Inoltre, lo dimostra il passato recente, prima si arriva vicino alla quota quaranta e meglio si affrontano le ultime gare di campionato; la volontà di evitare il lento stillicidio della scorsa stagione è chiara dalle parti di Monteboro. Avanti tutta e occhi puntati sul futuro: marzo sarà un crocevia fondamentale sulla strada verso la salvezza.
 

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