Il Tirreno

EMPOLI. È quasi un paradosso quello che vive l’Empoli alla vigilia della sfida di domenica 14 settembre (alle 19.30) con lo Spezia al Carlo Castellani.

Le incertezze

Il tecnico Guido Pagliuca, infatti, deve ancora sciogliere diversi nodi, sia sul modulo che sugli interpreti, e le uniche sicurezze sembrano relative alla difesa. Cioè al reparto falcidiato dalle squalifiche (Nosa Obaretin e Gabriele Guarino) e quindi da ridisegnare. Sarà ancora a tre, infatti, la retroguardia. E, come previsto, salvo sorprese dell’ultima ora (la rifinitura di sabato 13 settembre) a formarla davanti ad Andrea Fulignati saranno, da destra, Marco Curto, Matteo Lovato e Franco Carboni. Il resto, invece, è da decidere.

Il modulo

A partire, come accennato, dal modulo. Che potrebbe essere un 3-4-2-1 o un 3-5-2. La sensazione è che in mezzo ci sarà l’esordio di Andrea Ghion, che prenderà subito in mano la bacchetta del direttore d’orchestra. Sulle corsie, considerati anche gli impegni dei nazionali, ad oggi i favoriti sembrano essere Tyronne Ebuhei a destra e l’ex Salvatore Elia stavolta schierato sulla fascia sinistra. Probabilissima conferma nell’undici di partenza anche per Lorenzo Ignacchiti, mentre per Gerard Yepes dipenderà molto dalla decisione sul sistema di gioco. In attacco, invece, il gioiellino Bohdan Popov potrà celebrare il fresco rinnovo (fino al 2028) dal via. Fanno 10 possibili e in parte anche probabili titolari. La corsa all’ultimo posto utile, però, è ampia. A contenderselo ci sono Rares Ilie, Stiven Shpendi (un vero ballottaggio in caso di 3-5-2) e Joseph Ceesay (che a Reggio Emilia non è dispiaciuto in posizione avanzata nel 3-4-2-1). Di carne al fuoco, insomma, ce n’è ancora molta. E, come accennato, l’ultima sessione di lavoroè destinata a sciogliere molti nodi.