Addio al falegname di 54 anni e anima dell’antincendio
I colleghi della Vab di Limite in lutto per la scomparsa di Gabriele Sacchi. Il decesso all’ospedale di Careggi dov’era ricoverato per un intervento. Lascia due figli
CAPRAIA E LIMITE. Era un intervento chirurgico di routine, quello a chi si era sottoposto Gabriele Sacchi, 54 anni, falegname artigiano, titolare di una ditta individuale a Limite sull’Arno. Dopo la sostituzione di una valvola cardiaca, però, sono sopraggiunte complicazioni che lo hanno indotto al coma per una settimana. Fino a quando l’altro pomeriggio, la colonna portante della Vab, i volontari dell’antincendio boschivo di Limite, è morta all’ospedale di Careggi a Firenze. Un decesso che ha gettato nello sconforto gli amici dell’associazione, oltre a tantissime persone che gli volevano bene.
Primi fra tutti la moglie Barbara e i figli Alessio ed Elisa che gli sono stati accanto fino all’ultimo. La salma di Sacchi è esposta alle cappelle del commiato al cimitero della Misericordia di Limite dove rimarrà fino a oggi quando alle 15,30, nella chiesa della Natività dello stesso paese.
Appassionato del suo lavoro, della caccia e dell’attività di antincendio, Gabriele Sacchi era anche un grande amante dei motori, in particolare dei rally. Aveva un’auto preparata per le competizioni che utilizzava partecipando a corse amatoriali.
Ma la sua passione era l’antincendio. Prima con la sezione di Limite della Racchetta. Poi, da vent’anni a questa parte, con la Vab, di cui fa parte Simone Cutrupi che lo ricorda con grande commozione: «Una gravissima perdita per tutti noi. Gabriele era prima di tutto un amico. Era l’anima del nostro gruppo. Una volta a settimana ci ritroviamo e quando c’era lui, potevi stare tranquillo che era festa. Ma era prima di tutto un grande lavoratore e appassionato di questo servizio che portiamo avanti con tanto amore e sacrificio, molte volte proprio perché siamo come una famiglia. E alla nostra manca già un personaggio unico come Gabriele».
Poi Cutrupi ricorda uno dei tanti aneddoti che lo legheranno per sempre a Sacchi: «Il 14 marzo eravamo insieme durante gli allagamenti a Empoli. Lui stesso guidava il mezzo con sopra l’idrovora con cui abbiamo aiutato a liberare l’ospedale di Empoli. Una giornata infinita, come ce ne sono state tante per incendi anche di vaste proporzioni. Momenti in cui ti tuffi in quello che devi fare e a un certo punto ti accorgi che non hai toccato cibo. L’antincendio è così. Molte volte ti chiedi chi te lo fa fare. Perdi ore e giornate di lavoro. Ti disinteressi di tutto, tranne che del tuo compito. Ma il giorno dopo se chiamano, rispondi presente. E fare tutto questo con Gabriele Sacchi era più facile. Aveva esperienza e la trasmetteva ai più giovani. Riuscendo a coinvolgere tutti noi».
La Vab di Limite ha ricordato il collega scomparso sulla pagina Facebook dell’associazione. Ricevendo le condoglianze di tantissime realtà simili da tutta Italia.
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