Il Tirreno

Empoli

Innovazione

Empoli, premio Cna alle migliori start up: primo posto Ita 77, quarto Zeromy

I premiati
I premiati

Di Castelfiorentino e Cerreto Guidi due delle 4 aziende che passano il turno

29 ottobre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





EMPOLESE VALDELSA. Due delle quattro aziende premiate dalla Cna Firenze nel concorso annuale “Cambiamenti” promosso per premiare e sostenere le migliori imprese italiane nate negli ultimi cinque anni che hanno saputo riscoprire le tradizioni, promuovere il proprio territorio e la comunità, innovare prodotti e processi e costruire il futuro, sono dell’Empolese Valdelsa.

Al primo posto Ita 77, una start-up con sede a Castelfiorentino composta da 17 persone, 7 donne e 10 uomini, con età media di 33 anni. Produce sistemi tecnologici ad intelligenza artificiale per trasformare le acquee reflue in una risorsa, recuperando così acqua, energia e biogas.

L’impresa passerà alla finale regionale, lasciapassare per quella nazionale del 15 dicembre (che mette in palio 20.000 euro oltre a servizi, viaggi, incontri con investitori, percorsi di accelerazione, possibilità di confronto e workshop formativi di approfondimento). Quarto posto per la ditta Zeromy di Cerreto Guidi (marketplace per connettere e supportare famiglie e professionisti dell'efficienza energetica per interventi residenziali). Le due aziende empolesi con la seconda classificata: Recivu (app che consente di ricevere gli scontrini direttamente su smartphone) e la terza classificata: Artcentrica (sistema che offre a professori e insegnanti un servizio cloud che supporta e migliora le lezioni in modo semplice e coinvolgente, sia in classe che da remoto. Allo stesso tempo, permette agli studenti di studiare l'arte in modo attivo) passano quindi alla fase regionale del concorso. «Un concorso che ha l’obiettivo di riconoscere il merito e offrire occasioni di confronto e visibilità a quelle imprese che, con la loro attività, rappresentano ogni giorno il meglio dell’Italia e rendono il Paese competitivo», dice Iacopo Fabbrini, coordinatore del concorso per la Città Metropolitana di Firenze.

La classifica è stata stilata da una giuria di esperti composta da Niccolò Mannini, presidente dei Giovani Imprenditori di Cna, David Nannini, presidente Cna Ict e Giovanni Chiappa, digital promoter del Pid della Camera di Commercio e da una giuria una popolare tramite votazione sulla pagina Facebook dell’associazione.

L’innovazione?

«Nella Città Metropolitana di Firenze deve irrobustirsi – spiega Nannini – I dati del Registro start-up innovative parlano di 227 imprese iscritte (l’1,6% del totale italiano e il 37% di quello toscano), in calo dell’8,4% rispetto a un anno fa. A preoccuparci maggiormente, però, è il fatto che l’innovazione si presenta debole in una fascia anagrafica in cui invece ci si aspetterebbe il contrario: le startup a trazione giovanile, tra presenza esclusiva, maggioritaria e forte, sono infatti solo il 22% del totale». L’Empolese Valdelsa conta l’8% di tutte le startup attive nella Metrocittà, secondo territorio per consistenza numerica dopo Firenze.

Un fenomeno che non è una novità, ma un trend ormai consolidato da anni che pare difficile invertire e che conferma che le imprese giovanili hanno vita dura. I dati della Camera di Commercio parlano di una diminuzione delle imprese giovanili, negli ultimi nove anni, del 29% per l’Empolese Valdelsa e del 28% per l’intera Città Metropolitana.

«Si tratta di un grave problema per il territorio, perché l’innovazione dà un contributo fondamentale alla crescita economica – commenta Mannini–- Per irrobustire innovazione e imprenditoria giovanile c’è bisogno di interventi, a livello locale e nazionale, che favoriscano tanto l’innovazione, quanto le nuove imprese dei giovani. Esistono, certo, bandi e finanziamenti appositi, ma spesso sono legati a requisiti da grande impresa, mentre l’innovazione nasce perlopiù da idee di piccoli gruppi di persone, se non da un singolo».

«Lo conferma anche il Registro Startup: delle 227 attive nella Città Metropolitana, il 34% ha meno di 4 addetti» prosegue Cioni.l

© RIPRODUZIONE RISERVATA


 

Primo piano
Il bilancio

Alluvione in Toscana, la ricognizione definitiva: «Danni per 110 milioni di euro». Al momento ne sono arrivati 5