Montelupo, “Deserto” di Marco Pagli vince il premio “Il pane e le rose”
Il mondo del lavoro è stato al centro delle opere selezionate
MONTELUPO. Il mondo del lavoro è stato protagonista, attraverso le sue tante sfaccettature, sociali, psicologiche e linguistiche, durante la cerimonia di premiazione del Premio Letterario Il pane e le rose, che ha avuto luogo nella sede del Mmab (Montelupo Museo Archivio Biblioteca).
Centotrè i racconti arrivati da scrittori provenienti da tutta Italia, fra questi gli otto vincitori. L’evento ha avuto inizio alle ore 19:30 con aperitivo e firma copie da parte della presidente di giuria Simona Baldanzi, per il suo Se tornano le rane (Edizioni Alegre, 2022). Un romanzo intenso, in cui la scrittrice si è interfacciata in prima persona con il genere della letteratura working- class. La cerimonia è ufficialmente iniziata alle 21 e a condurre la serata è stata l'attrice Anna Meacci.
Otto targhe, realizzate dalle Ceramiche Bartoloni di Montelupo, per gli altrettanti finalisti, consegnate dalla presidente di giuria, la scrittrice Simona Baldanzi.
Ad aggiudicarsi il premio speciale Mmab è stato Rosario Comizzoli con Il funerale del Diavolo, consegnato da Elisa Gori. Il Social Incipit Contest, la sfida Instagram tra gli otto incipit, ha decretato come vincitore Fabio Banfo con il racconto "La vacca di neve".
Il riconoscimento speciale attribuito dalla Fondazione Museo Montelupo è andato a Rosso come il fuoco di Vincenzo Cipriani. A lui destinato il Baccio d’oro, una medaglia celebrativa della figura di Baccio da Montelupo, disegnata da Antonella Napolione (2015), che viene attribuita dalla Fondazione per particolari meriti relativi agli ambiti di attività culturale, museale, artistica e produttiva. Terzo classificato è Alessio Morelli, con Cronistoria del tempo libero, per l’abilità di ribaltare l’immaginario sul lavoro come fatica e senso del sacrificio. Al secondo posto Fabio Banfo, con La vacca di neve. Marco Pagli, ex collaboratore del Tirreno, con il suo Deserto è riuscito a scalare la classifica aggiudicandosi il primo premio dell’edizione 2023 de Il Pane e le Rose. Un racconto crudo, letterario, musicale. Un testo che tiene insieme la vita di un lavoratore e la sua scalata, aderendo nella forma come fa un attrezzo del mestiere.