Maltempo, la Regione dichiara lo stato di calamità
Proseguono i disagi in diverse zone della Toscana. Nella serata di lunedì duramente colpite la Valdicecina e la Lunigiana. Enrico Rossi: "Non si può morire annegati per Maastricht" - SEGNALA, INVIA FOTO E VIDEO
LEGGI ANCHE Nuova allerta meteo per i bacini del Magra e del Serchio e la Versilia
Proseguono i disagi in diverse zone della Toscana. Nella serata di lunedì duramente colpite la Valdicecina e la Lunigiana. Enrico Rossi: "Non si può morire annegati per Maastricht" - SEGNALA, INVIA FOTO E VIDEO
LEGGI ANCHE Nuova allerta meteo per i bacini del Magra e del Serchio e la Versilia
Proseguono i disagi in Toscana, investita da un'ondata di maltempo che ha causato un morto nel Senese (VIDEO) e l'evacuazione di decine di famiglie. Una donna è stata salvata dopo essere rimasta attaccata ad un albero per 5 ore. Nella tarda serata di lunedì 21 ottobre riaperta la Cassia, mentre è calato il livello dei fiumi.
Nella notte ha esondato il fiume Cecina, prima nella zona della Fagiolaia e poi alla Steccaia, pochi chilometri a monte della cittadina. L'acqua ha invaso i campi intorno al letto del fiume, raggiungendo alcune abitazioni. In pochi minuti il corso d’acqua ha superato i livelli dell'ultima piena record, quella del 2010. Immediato l'intervento della Protezione civile e dei vigili del fuoco. L’acqua, nei campi intorno alla Steccaia, ha raggiunto alcune abitazioni isolate. Allarme anche per il ponte lungo la variante.
A Capannoli il fiume Era ha raggiunto il livello massimo di 7 metri e mezzo.
Danni e disagi nella serata di lunedì anche ad Aulla, Terrarossa e zone limitrofe in Lunigiana per una “bomba d’acqua”: decine di cantine allagate, problemi di viabilità e oltre mezzo metro d’acqua al centro commerciale Conad del Masero di Terrarossa. Cinque le squadre dei vigili del fuoco impegnate. Circa mezz’ora di nubifragio ha scaricato tantissima acqua, le fognature non hanno retto e così ci sono stati gli allagamenti.
A Grosseto una persona anziana, unica occupante del podere a Monte Antico (Grosseto) che era stato circondato dalle acque dell'Ombrone tracimato più a valle è stata salvata dai vigili del fuoco con un mezzo anfibio. La stessa squadra si è recata nelle vicinanze del podere, per verificare la possibilità di liberare alcuni cavalli rimasti intrappolati all'interno della stalla a causa del livello delle acque del fiume esondato che sta ancora aumentando. (Nel video il livello dell'Ombrone alle 9,30 di martedì 22 ottobre).
Nella valle del Serchio ci sono ancora mille persone isolate e 30 evacuate. Chiusi anche gli istituti scolastici di Coreglia capoluogo e di Calavorno (la scuola media), oltre a quelli dei comuni di Molazzana e di Gallicano.
STRADE CHIUSE
Resta ancora chiusa al traffico la strada 68 a Ponteginori nel comune di Montecatini Valdicecina. Il livello dell'acqua comunque è sceso, si aspetta che le due strade vengano ripulite dal fango.
Nel Grossetano le strade provinciali chiuse per allagamenti sono la SP19 di Procacci nel Comune di Monte san Savino al km 13, la SP 25 della Misericordia nel comune di Marciano della Chiana, in loc. Cesa; la SP 26 dell'Esse. Chiuse martedì 22 ottobre le linee ferroviarie Siena-Chiusi e Siena Grosseto. Lungo i tratti interessati Rfi organizzerà servizi sostitutivi su gomma, compatibilmente con la percorribilità stradale.
Per quanto riguarda la viabilità nella provincia di Lucca i lavori sono in corso su queste strade:
SP13 Valdarni (chiusa al transito)
SP39 Vergemoli (chiusa al transito)
Sp7 Barga (chiusa)
Sp37 Fabbriche di Vallico (chiusa)
SP 41 Molazzana (chiusa)
Ancora chiusa la statale del Brennero con deviazione sulla Lodovica. Regolare, pur se con qualche disagio, la circolazione dei treni.
L'ALLARME DEL GOVERNATORE
Dopo gli allagamenti, le frane e i disagi provocati dalla pioggia e i temporali che si sono abbattuti tra domenica e lunedì in Toscana, la Regione ha dichiarato lo stato di emergenza regionale. Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato oggi il decreto, che riguarda tutte e dieci le province toscane. La decisione, spiega una nota, tiene conto dei danni subiti dai cittadini e dalle imprese, dei collegamenti interrotti, delle case evacuate e degli edifici dichiarati inagibili. E' in via di definizione la lista dei Comuni che hanno subito danni. Si dovrebbero aggirare attorno a settanta: le province dove più numerosi sono i comuni coinvolti sono Lucca e Firenze.
Intanto lunedì (21 ottobre) il governatore, al termine di una giornata di forte emergenza, aveva lanciato una provocazione: "Con lo stipendio di un anno di Marchionne riesco a mettere a posto la Garfagnana e la Media Valle". Il governatore della Toscana ha incontrato i sindaci dei comuni colpiti in Lucchesia e ha ascoltato in silenzio quello che sembrava un bollettino di guerra. Strade che si sono letteralmente liquefatte a causa della pioggia caduta: i pluviometri hanno registrato (dalla mezzanotte alle 12:00) una cumulata massima di circa 353 mm nella zona della Media Valle (concentrati a Barga e Gallicano) con punte di 60mm in un'ora.
LEGGI Orlando: "Il dissesto del suolo è emergenza nazionale"
(Video Enrico Rossi - Youtube)
COLDIRETTI, MILIONI DI DANNI
Ammonta a milioni di euro il primo bilancio provvisorio dei danni provocati dell'ondata di maltempo che ha colpito Liguria e Toscana con frane e allagamenti. È quanto emerge da un primo monitoraggio della Coldiretti sul territorio dove la situazione sta tornando alla normalità e si contano le perdite. Stalle e terreni allagati, smottamenti e frane che hanno interrotto l'accesso ai terreni agricoli con bombe di acqua che si sono abbattute a macchia di leopardo dai vivai del Pistoiese alle olive del Senese; mentre a Lucca sono finiti sott'acqua gli allevamenti nel Pisano si sono allagati 200 ettari a cereali e alcuni fienili. A preoccupare la Coldiretti è la fragilità idrogeologica di un territorio dove sono a rischio di frane ed alluvioni circa 280 comuni che rappresentano il 98% del totale della Toscana. Sui 10 capoluoghi presenti, sette (Firenze, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Prato e Pistoia), conclude la Coldiretti, presentano addirittura il 100% dei comuni a rischio.