Il Tirreno

Rossoblù l’impresa è possibile

di Michele Amadori
Rossoblù l’impresa è possibile

Verso la finalissima sapendo che la pressione sarà maggiore sulle spalle della Robur. Per la Swag continuano gli allenamenti in vista della trasferta sul parquet di Saronno

31 maggio 2024
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CECINA. È stato il giusto tributo a un PalaPoggetti tutto esaurito, ma soprattutto è stata una grande soddisfazione per dei ragazzi e un allenatore che in due stagioni hanno costruito un percorso fatto di vittorie, promozioni e primi posti in campionato. Gara 2 delle finali play-off con la Robur Saronno è stato senza dubbio tutto questo. Ma adesso, visto che tutto è ancora in gioco e la serie è sull’1-1, sognare l’impresa sul parquet del PalaRonchi nella partitissima di sabato sera, non è proibitivo o almeno non costa niente.

Prima di pensare però a quello che sarà “la bella” della serie tra le due formazioni più forti del campionato o ancor di più a quella che potrebbe essere l’ulteriore sfida tra le perdenti della finalissima, facciamo un passo indietro e torniamo sull’impresa di Pistillo e compagni di mercoledì. La partita è stata di quelle toste, come da copione.

Cecina si è presentata con un atteggiamento diverso rispetto a quello avuto a Saronno e questo ha da subito pagato. I rossoblù, soprattutto, hanno espresso bene il gioco difensivo, ingabbiando meglio le iniziative di Negri, De Capitani e compagni e limitando i canestri subiti. Ancor di più, i rossoblù sono apparsi fin da subito molto in palla dal punto di vista dei rimbalzi, lasciando molte meno seconde occasioni nelle mani degli uomini di Biffi.

Analizzando lo score, i rimbalzi totali di Cecina sono stati 42 contro i 38 di Saronno ed è ottimo anche il computo delle palle perse: soltanto 10, contro le 12 della Robur, ma soprattutto contro una media che nel corso della stagione è stata spesso più alta. Rimanendo ancora sui numeri, Cecina si è comportata meglio degli avversari nei tiri liberi col 75 per cento delle realizzazioni, contro il 69 per cento di Saronno.

La Robur, anche grazie alla super giornata di Negri, ha trovato continuità a canestro da dentro l’area col 59 per cento delle realizzazioni, mentre Cecina si è fermata al 41per cento. Da fuori area, invece, 30 per cento per la Swag (9/30) contro il 26 per cento della Robur (8/31). La miglior difesa e il fatto di aver lasciato meno tiri aperti insomma ha pagato nel computo del passivo dei canestri da 3 ed è stato un altro elemento importante. A livello di singoli, il miglior marcatore di Cecina è stato Turini con 19 punti, bravo e continuo su tutto l’arco della gara.

Menzione speciale però va a Milojevic e Pistolesi che hanno tolto le fatidiche castagne dal fuoco in due momenti decisivi della sfida. Il serbo è entrato in campo con grande determinazione e si è preso la scena nel momento in cui c’era da far capire a Saronno che la musica sarebbe stata diversa rispetto a gara 1. Alla fine, 16 punti per lui e tanto lavoro in difesa. Pistolesi, forse più sornione inizialmente, si è svegliato alla grande nel finale con un break personale negli ultimi minuti che ha infiammato il PalaPoggetti e consentito a Cecina di trovare un po’ di ossigeno in vista dello sprint finale.

Tre protagonisti, ai quali si aggiunge l’MVP della serata: Giovanni Bruni. Per il veterano, 10 punti, 9 rimbalzi e la bellezza di 10 assist, a coronare una prestazione da 22 di valutazione. Per la Swag continuano gli allenamenti in vista della finalissima. La pressione, inevitabilmente, sarà maggiormente sulle spalle di Saronno e la Swag dovrà cercare di fare la sua partita. La serie ha insegnato che tutto è possibile.


 

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