Il Tirreno

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Il Castiglioncello fa il guastafeste: addio all’imbattibilità del Cecina

di Michele Falorni
Il Castiglioncello fa il guastafeste: addio all’imbattibilità del Cecina

Gli azzurri strappano in casa dei rossoblù i tre punti che valgono la salvezza

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CECINA. Stop. Così si segna la fine di quello che poteva essere un record da leggenda. Il Castiglioncello vince il derby a Cecina e pone fine all’imbattibilità dei rossoblù. Macchiando irrimediabilmente quella che poteva essere la stagione perfetta. Al “Loris Rossetti” gli ospiti hanno strappato tre punti che valgono la salvezza superando i padroni di casa (0-2), sconfitti per la prima volta in questo campionato.

Allo stadio presente anche il consigliere delegato allo sport di Cecina Mauro Niccolini, che ha stretto la mano al presidente Fabrizio Zazzeri e ai dirigenti congratulandosi a nome dell’amministrazione per la già conquistata promozione in Eccellenza: il 26, ultima gara in casa e penultima della stagione, in via Puccini è confermata la festa con i giocatori e i tifosi.

Ieri mister Sebastiano Miano ha cambiato formazione e ha così concesso spazio ad alcune “seconde linee”. La sfida è vibrante perché dal fischio d’inizio il ritmo sale subito, al punto che il Cecina in meno di dieci minuti divora tre occasioni da rete. La prima dopo appena 2’: i rossoblù partono in contropiede, la palla arriva a Nicola Milano che entra deciso in area, tira ma centra il portiere. La seconda al 7’: ancora lui, il colpo a giro è perfetto quanto la parata in volo di Tommaso Barbetta. Il terzo al 9’: tocca a Omar Ghilli, però l’estremo difensore azzurro è pronto, si distende e devia la sassata. Il calcio però insegna che sotto porta non bisogna fallire per non subire pericolosi ritorni di fiamma. Così al 13’ il Castiglioncello artiglia la sfera sull’asse centrale, Filippo Grandi la riceve a parte a destra, scaricando il tiro sul primo palo e gonfiando la rete. La panchina, dove Leonardo Deri siede al posto di Gabriele Citi ancora squalificato, applaude. Come i sostenitori seduti sugli spalti.

E non finisce qui: gli azzurri ci credono, sebbene i rossoblù chiudano i varchi ogni volta che le punte salgono. Al 38’ costruiscono un’altra occasione spingendo a sinistra: il cross innesca la torsione di Filippo Moscati, che incorna e timbra il palo tra lo sgomento e i sospiri degli appassionati. Intanto, Deri e i suoi collaboratori chiedono calma e trame semplici. E il campo dà loro ragione, complice il fallo di mano di Gabriele Pagliai che al 42’ vede il direttore di gara assegnare un rigore: dagli undici metri Moscati trafigge con sicurezza Nassi e firma il raddoppio.

Nella ripresa, i padroni di casa spendono ogni energia per rimontare e le sportellate aumentano. Al 2’ Nicola Milano scarica la botta dal limite e Barbetta para. Neanche il tempo di respirare e sul fronte opposto Marco Nassi ribatte sicuro con i guantoni il tiro di Cosimo Macchia. I rossoblù non vogliono perdere e al 19’ ci riprovano con Gabriel Folegnani: colpo di testa e respinta dell’estremo difensore ospite. Tra cambi e cori, al 72’ l’ultima occasione: gli ospiti attaccano in forze, Moscati va al tiro e spara sulla traversa. Non rimangono che i quattro minuti di recupero, insufficienti ai padroni di casa per riequilibrare il risultato. Al triplice fischio, tutti dispiaciuti e silenziosi nel tunnel. Al Comunale perdere resta fastidioso.