La vittoria più bella di Diego Ulissi: «Il cuore sta bene, potrà correre ancora»
A dicembre al campione cecinese era stata diagnostica una miocardite che però è risultata una vecchia cicatrice
CECINA. «I campioni non si costruiscono in palestra. Si costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere resistenza fino all’ultimo minuto, devono essere un po’più veloci, devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità».
Lo ripeteva un’icona dello sport come Muhammad Ali. E in questo caso, sarà la volontà di Diego Ulissi – unita alle indicazioni dei medici – a fare la differenza per riportare il campione di nuovo in corsa. Per il ciclista livorense infatti arrivano buone notizie. Il corridore toscano, che oggi verrà dimesso dall’ospedale di Ancona – secondo quanto informa il suo team di appartenenza, l’UAE Emirates – è stato sottoposto a «un’ecografia intracardiaca che ha confermato una fibrosi della parete posterolaterale sinistra del cuore, la stessa già segnalata nella risonanza magnetica. Lesioni che, però, sembrano molto stabili e di vecchia data perché, nonostante la stimolazione elettrica e farmacologica, non sono state registrate aritmie», informa il team in una nota. Sono state effettuate anche quattro biopsie nei punti più significativi, i risultati delle quali verranno analizzati a Padova. In base ai loro esiti verrà presa una decisione finale. «Il quadro in generale risulta positivo e lascia sperare in un progressivo recupero dell’atleta», informa l’UAE Emirates.
La miocardite gli era diagnosticata lo scorso 14 dicembre. Un fulmine a ciel sereno per il campionissimo delle due ruote, nel bel mezzo di una seconda giovinezza sportiva che lo aveva portato ad essere il miglior italiano del ranking internazionale Uci del 2020 (davanti a Nibali), oltre a vincere l’oscar del pedale tra i pro del nostro Paese a fronte di due tappe firmate nel Giro d’Italia (Agrigento davanti a Sagan e Monselice), la classifica generale al Giro di Lussemburgo e tanti altri piazzamenti sui podi di mezza Europa: «Questa è stata la mia stagione migliore. Spero di poter riprendere, ma la priorità è la salute…», aveva dichiarato Diego lo scorso dicembre, nel momento in cui un holter e una risonanza certificavano l’aritmia.
Una vigilia di Natale lunga e difficile, al termine di un 2020 pazzesco per le tante vittorie ma anche con lo spettro del Covid-19 e la quarantena ad Abu Dhabi mentre in Toscana nasceva Anna, la secondogenita.
Settimane interminabili confinato negli Emirati, che gli hanno impedito di macinare chilometri con i compagni, in attesa di riabbracciare le figlie e la moglie Arianna, i familiari e gli amici sempre. I tempi di recupero per Ulissi non sono certi, da valutare con estrema cautela una volta dimesso dall’ospedale marchigiano e con il referto del professor Dello Russo in mano. La speranza è quella di ritrovarlo sopra la sua Colnago. Più forte e agguerrito di sempre, con la volontà di divorarsi l’asfalto e strappare ancora tanti applausi ai suoi tifosi. —
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