Il Tirreno

La tragedia

Cecina, muore a 39 anni nello scontro in scooter con un’auto – Chi è la vittima

di Claudia Guarino

	I mezzi coinvolti nell'incidente (foto Falorni/Stick) e la vittima, Michele Califano
I mezzi coinvolti nell'incidente (foto Falorni/Stick) e la vittima, Michele Califano

L’uomo stava percorrendo via Pasubio e per motivi in corso di accertamento è andato a sbattere contro la macchina guidata da un 46enne. La dinamica è al vaglio della polizia locale

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CECINA. Lo schianto, terribile, poco dopo incrocio. Poi il volo e l’impatto, violentissimo, col suolo. Per Michele Califano non c’è stato nulla da fare. È morto lì, sull’asfalto, a 39 anni.

Lo schianto

È successo tutto questo pomeriggio, all’incrocio tra via Pasubio e la via che dà accesso alle varie ditte lì presenti. Intorno alle 12,30 c’è stato un violentissimo scontro tra lo scooterone guidato da Califano e una Bmw condotta da un cecinese di 46 anni. Il centauro è stato centrato dall’auto. È finito sul cofano, contro il vetro e poi è caduto a terra. La moto ha proseguito la sua corsa per qualche metro prima di fermarsi. A quel punto il conducente della macchina si è fermato ed è sceso dal veicolo, sotto choc. Chi era in via Pasubio, d’altra parte, ha immediatamente dato l’allarme.

I soccorsi

Sul posto la centrale operativa del 118 di Pisa e Livorno, ricevuta la segnalazione, ha inviato in zona un’ambulanza della Pubblica Assistenza di Cecina con a bordo il medico. Purtroppo i soccorritori nulla hanno potuto fare. Le ferite riportate dal 39enne erano troppo gravi e al dottore non è rimasto che constatare la morte dell’uomo, la cui salma è stata poi portata all’obitorio dal mezzo dell’impresa funebre Frongillo.

I rilievi

Sul posto, per i rilievi, è intervenuta la polizia locale di Cecina con gli agenti che si sono messi al lavoro per ricostruire la dinamica dello schianto. Sicuramente l’auto ha preso in pieno la moto, considerando lo stato del cofano della Bmw e del vetro lato guidatore, entrambi visibilmente danneggiati. Pezzi dello scooter, d’altra parte, erano ovunque quindi stabilire il punto dell’impatto lì per lì non era così semplice.

Le indagini

La dinamica dell’accaduto è ancora in fase di accertamento da parte degli agenti della polizia locale. Una delle ipotesi è che l’auto stesse viaggiando a dritto su via Pasubio mentre la moto si sia immessa sulla stessa via svoltando a destra da quella laterale. Ma le indagini sono ancora in corso e il comando della polizia locale è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Il conducente dell’auto, d’altra parte, con ogni probabilità una volta che gli atti passeranno alla procura di Livorno sarà indagato per omicidio stradale. Si tratta di un atto dovuto in casi come questo che dà all’automobilista la possibilità di partecipare tramite un suo legale agli atti irripetibili, come per esempio l’autopsia, nel caso in cui il sostituto procuratore di turno decidesse di disporla.

La vittima

Figlio del titolare di Tuttauto in via Magona, Michele Califano – che era anche padre – da circa un mese lavorava per la ditta Di Fina case mobili occupandosi delle procedura di costruzione di bungalow e strutture simili. La ditta si trova appunto in via Pasubio, a poca distanza dal luogo dello schianto. Ed è proprio qui che il 39enne era andato oggi. A quanto risulta attualmente si trovava in un periodo di malattia e aveva fatto un salto all’azienda per consegnare alcuni documenti. Poi, andandosene, è rimasto coinvolto nell’incidente che gli è costato la vita. 

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