Rosignano, quando arriva l’ospedale al Casalino? I documenti incompleti, i ritardi e quali sono i “nodi”
Il punto della situazione: parla il sindaco Claudio Marabotti
La documentazione per partire con la bonifica dei terreni del Casalino, area in cui saranno realizzati la Casa di comunità e l’Ospedale di comunità di Rosignano, è stata presentata alla Conferenza dei servizi incompleta. A spiegare cosa sta accadendo, rispondendo alle richieste sui tempi necessari alla realizzazione delle nuove strutture sanitarie, è il sindaco Claudio Marabotti.
La richiesta di servizi sanitari a Rosignano
A Rosignano la richiesta di servizi sanitari è pressante (negli anni se ne sono persi) e mentre da una parte si è al lavoro (Asl, Comune e Medici di medicina generale) per adattare il distretto sanitario di Solvay in attesa della nuova struttura, dall’altra sembra che l’iter per la realizzazione vada a rilento e non ci siano più date certe per il fine lavori.
La complessità della vicenda e il Pnrr
La vicenda è stata complessa fin dall’inizio, con le analisi dell’inquinamento che hanno reso necessaria la bonifica, con la conseguente impossibilità di terminare tutto nei tempi previsti dal Pnrr. Persi i contributi del piano di resilienza, se ne sono trovati altri, ma la vicenda non sembra trovare la «via veloce».
Conferenza dei servizi e integrazione della documentazione
«A metà settembre - riferisce Marabotti - si è riunita la Conferenza dei servizi per valutare l’analisi di rischio: è però risultata incompleta e quindi è stata richiesta un’integrazione. Documentazione che doveva essere presentata a breve dall’azienda sanitaria ma al momento mi risulta, a quasi un mese, non sia arrivata. È un passaggio necessario per tornare con l’approvazione della Conferenza dei servizi all’Asl».
Progetto di bonifica: tempi e condizioni
Solo a questo punto si comincerà a mettere le mani sul progetto di bonifica, che va redatto entro sei mesi. «Su questo mi sento di essere ottimista dal momento che è risultato ci sia lo stesso inquinamento a monte e quindi la bonifica non è complessa. Di fatto va portata via la terra e nelle falde acquifere non ci sono problemi».
Dubbi e critiche di Marabotti
Marabotti, che nei mesi scorsi più volte si è confrontato (e talvolta scontrato) con l’Asl per l’interpretazione delle analisi sui terreni con il rischio (poi diventato realtà) di perdere i finanziamenti del Pnrr, non nasconde un po’ di fastidio per come le cose stanno andando avanti. «Mi sembra - commenta - che non si siano utilizzati tutti gli strumenti per essere il più veloce possibile: ci sono state pause nell’iter, come quest’ultima, che secondo me sono difficilmente comprensibili e potevano essere evitate».
Stato attuale delle strutture e finanziamenti
Al momento la Casa di comunità e l’Ospedale di comunità, strutture per interventi di piccole emergenze e di sostegno sanitario al territorio per malattie croniche, sono finanziate in parte dalla Regione Toscana. «Non conoscendo l’inizio lavori è difficile anche fare previsioni sui tempi di realizzazione», conclude Marabotti.