Il Tirreno

Trasporti

In treno a Pisa e a Volterra. E Cecina diventa centrale

di Ilenia Reali
In treno a Pisa e a Volterra. E Cecina diventa centrale<br type="_moz" />

Al lavoro una commissione per migliorare i collegamenti

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CECINA. Due tratte ferroviarie, in parte da recuperare e in parte da adeguare per unire Cecina a Volterra e a Pisa. un obiettivo ambizioso a cui sta lavorando una commissione intercomunale con l’obiettivo di unire le città d’arte e migliorare i servizi dei paesi dell’entroterra pisano. I primi incontri ci sono già stati ma ora si sta aspettando un incontro in Regione per avere un partner che possa aiutare nel completamento della progettazione, in parte esistente, e soprattutto nella ricerca dei finanziamenti necessari,

Cecina-Volterra

In questo caso il progetto, già presentato, è quello di recuperare la tratta a cremagliera che va da Saline a Volterra. Un percorso che collega l’Alta Val di Cecina con la linea costiera tirrenica realizzata dopo l’unità d’Italia. La fu inaugurata nel settembre 1912. A lavori ultimati la linea risultò lunga 8. 344, 95 metri, con un dislivello in salita di 427 metri, era divisa in due tratti, uno ad aderenza semplice, dove il dislivello era minimo, e uno a cremagliera per il tratto finale più ripido. . Nel 1958 la linea fu soppressa e sostituita con gli autobus. Le amministrazioni stanno quindi intendono recuperare la linea ferrata.

«Questo avrebbe una grande importanza per Cecina – spiega l’assessora al turismo Elena Benedetti – perché sarebbe recuperato un collegamento diretto turisticamente molto importante per l’area. Un progetto ambizioso ma che ci rimetterebbe al centro dei flussi turistici».

Cecina-Pisa

La seconda tratta a cui sta lavorando la commissione è quella Cecina-Pisa. «Attualmente – spiega Benedetti – il collegamento c’è ed è in funzione ma solo per il traffico merci. Se riqualifichiamo il collegamento anche per i passeggeri avremo un collegamento Cecina -Pisa, senza che sia obbligatorio passare da Livorno con una percorrenza in circa mezz’ora. La linea costruita nel 1853 passa da Vada, Collesalvetti e Pisa e da tutta una serie di territori interni come Santa Luce e Orciano. È evidente la duplice funzione di questo tratto: da una parte si renderebbe più veloce il collegamento rendendo Pisa molto più vicina per i pendolari e in particolare per gli studenti universitari, dall’altra Cecina diventerebbe molto vicina a Pisa».

Inoltre sarebbero collegati tutta una serie di territori che attualmente non possono usufruire della ferrovia. «In questo caso il collegamento sarebbe più costoso perché sarebbero da riattivare o costruire delle stazioni».

Cecina più centrale

«Due collegamenti – è ancora Benedetti a parlare – che riporterebbero Cecina al centro dei flussi turistici della Toscana: si potrebbe infatti soggiornarvi per poter visitare sia l’interno, sia Pisa sia la parte della costa riducendo molto le distanze».
 

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