Vada, cosa ti è successo? I turisti si lamentano – Perché ci sono meno soldi per servizi e manutenzione: la spiegazione
I commercianti spiegano le difficoltà della località di mare rosignanese: «Ci piange il cuore»
ROSIGNANO. Vada non è più la stessa di un tempo. Anzi. Tutto è molto diverso dal 2023. Si lamentano i turisti e i villeggianti di Vada. Lo fanno sui social chiedendo per quale motivo non vengono più organizzate iniziative di livello. Lo dicono ai commercianti. Per chi da tempo frequenta la frazione rosignanese, la situazione è troppo peggiorata: meno manutenzione, meno servizi, meno iniziative per trascorrere il tempo. Alcuni villeggianti hanno preferito andare altrove.
Le dichiarazioni
«Mi piange il cuore», commenta Roberto Creatini, presidente onorario della locale Pro loco. «Purtroppo chi si lamenta ha ragione», aggiunge. «Stiamo dando l’immagine di una località turistica rabberciata. C’è molta meno gente, le iniziative sono peggiorate e meno frequentate e inoltre ci sono progetti fermi che nessuno portava avanti come il parco comunale inutilizzabile da 10 anni. E questo accade nonostante il massimo impegno dell’attuale consiglio della Pro loco e dei commercianti». All’origine c’è un mancato incasso dovuto al mancato rinnovo della concessione balneare per il Punto azzurro di Vada (durante l’amministrazione del sindaco Daniele Donati) e quindi la diminuzione degli introiti della locale Pro loco. «Prima avevamo gli ombrelloni che davamo in abbandonato stagionale o a uso giornaliero. I nostri clienti erano i vadesi, chi ha le seconde case e chi veniva per qualche giorno. Ciò ci permetteva, insieme alla gestione del bar, di avere introiti sufficienti per organizzare spettacoli , eventi, iniziative. Allo stesso tempo garantivamo un ottimo servizio spiaggia mentre adesso abbiamo la fila fin dalla mattina presto, anche dalle 6,30, di persone che aspettano che gli venga piantato l’ombrellone al posto degli asciugamani. Senza i soldi su cui potevamo contare fino a due anni fa, la gestione non può essere più la stessa».
Lamentele
«Le lamentele sono continue», interviene Sandra Pentolini dell’omonima gioielleria, considerata punto di riferimento dei commercianti della frazione.«Le presenze sono diminuite molto rispetto a qualche anno fa - aggiunge - e oltre alle iniziative che sono molte meno per le minori disponibilità economiche della Pro loco c’è anche un tema di manutenzione del paese. Io ripartirei dal decoro urbano perché al di là dell’impegno dei singoli operai il servizio di pulizia e di svuotamento dei cestini, ad esempio, non funziona. Oggi (ieri ndr) erano colmi anche all’ora di pranzo, in terra, inoltre, c’è sporco. Credo che il Comune debba stanziare subito dei soldi per riacquistare cestini, panchine, isole ecologiche e riorganizzare i servizi. Ci dicono che serve tempo ma noi tempo non ne abbiamo più. O si interviene subito o la situazione non si raddrizza. Ci sono lampioni che da anni hanno i fili che pendono. Non c’è più il trenino che unisce Vada ai campeggi e questo ci portava tanto movimento». Il tema dei collegamenti lo aveva messo in luce anche Creatini sottolineando come la navetta istituita attualmente non sia sufficiente perché non collega Vada con la Mazzanta mentre con il “vecchio” trenino in tanti partecipavano alle iniziative, andavano al mercato, facevano compere in paese. C’è stata la fiera. E tutti hanno notato, e segnalato, il calo di visitatori e anche di banchi. «Ce n’erano una decina in meno – spiega Creatini – perché alcuni ambulanti hanno preferito andare altrove, in luoghi più frequentati. E allo tempo c’erano poche persone». «Una fiera sottotono, una desolazione come non si era mai vista a Vada», commentano in paese. «Serve che l’amministrazione prenda subito in mano la situazione, riunisca le associazioni e i commercianti e si cominci a dare delle risposte. Perché altrimenti significa che qui non si vuol più puntare sul turismo».