Il Tirreno

Lutto

Castiglioncello, professoressa di matematica muore a 67 anni

di Stefano Taglione

	La professoressa morta
La professoressa morta

Un’amica: «Donna eccezionale, per me era come una zia». Lascia un figlio e il marito, dirigente Solvay. Fissati i funerali nella chiesa di Rosignano Solvay

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CASTIGLIONCELLO. Dalla sua Castiglioncello, insieme al marito Marco Colatarci, si era trasferita a Pinerolo, in provincia di Torino, dove ha lavorato come insegnante alle scuole medie. Poi, una volta in pensione, era tornata nella sua Toscana, «con cui comunque non aveva mai tagliato il cordone ombelicale», racconta l’amica Valeria Tesi. È lutto in due città per la scomparsa di Simonetta Razzauti, 67 anni, professoressa di matematica molto affermata in Piemonte e di basi solide a Castiglioncello, dove ha sempre vissuto la sua famiglia di imprenditori.

Lascia il figlio Jacopo, che abita a Milano, e il marito Marco Colatarci, già presidente di Scapigliato, direttore generale di Solvay Italia, vicepresidente di Federchimica e presidente Unichim. «Era una donna piena di entusiasmo, amava il mare – prosegue Tesi –. Da anni, seguendo il coniuge, si era trasferita in Piemonte, a Pinerolo, poi dopo la pensione erano tornati a Castiglioncello nella casa di famiglia. I suoi genitori erano molti conosciuti qui, dato che il padre era un imprenditore-costruttore di barche e ha investito anche nei bagni. Per noi tutti, la sua scomparsa, è stata un fulmine a ciel sereno».

La donna, che stava combattendo contro una malattia, si è spenta ieri mattina nella sua abitazione. «Fino all’ultimo – prosegue l’amica – ha vissuto regolarmente. Era una donna forte, ora sarà difficile andare avanti senza di lei». Molto religiosa, amava il Santuario di Montenero, dove si erano sposati il babbo e la mamma. «Era una persona molto devota – conclude Tesi – e una frequentatrice delle parrocchie».

Un lutto che colpisce ovviamente anche Pinerolo, dove Simonetta ha a lungo vissuto e insegnato nelle scuole medie. Ogni volta che tornava andava sempre a farsi i capelli dalla parrucchiera Fabiola Scollo, che nel tempo è diventata una sua cara amica: «Sono sconvolta per quanto accaduto, per me era “La Simo” – spiega l’artigiana – perché a Simonetta ero legatissima: l’ho conosciuta quando avevo sedici anni, ora ne ho quarantuno , ero dipendente di un negozio e ora sono nel frattempo diventata proprietaria. Lei mi ha seguito sempre, venendo nei miei saloni. Per me era come una “zia”. Recentemente era tornata per vendere la sua casa, si era fermata a dormire in albergo, non mancava mai di fare una “visita” nel mio salone».

Fabiola ha tanti aneddoti su Simonetta. «Avevamo un rapporto davvero splendido». Dove ha insegnato ha lasciato un bellissimo ricordo: «Varie mie clienti sono state sue alunne – conclude Scollo –. Quando erano fra i banchi di scuola in diversi la detestavano, perché era molto dura e determinata, dopo invece la amavano. Voleva preparare i ragazzi alla vita, non solo insegnare loro matematica. Per me è stata un gran punto di riferimento, una donna e una docente eccezionale».

Il funerale sarà celebrato oggi, venerdì 30 maggio, alle 15 alla parrocchia “Santa croce” di Rosignano Solvay. 

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