Tommaso Morelli vince il contest con i tortelli a forma di bottone: «Non seguo Masterchef ma mia nonna»
Lo studente dell’Isis parteciperà al corso di alta formazione della scuola Tessieri. Poi, il sogno di un ristorante
BIBBONA. La cucina è un’arte. Tommaso Morelli, classe quinta a indirizzo enogastronomico dell’Isis Val di Cornia di Piombino, ha vinto la seconda edizione del contest “Arte e cultura della cucina” e a settembre parteciperà al corso di alta formazione della “Scuola Tessieri” di Ponsacco. A promuovere la sfida, la Fondazione Livorno e Castagneto Banca 1910. Il finanziamento complessivo è di 30mila euro, di cui 12.500 per il tirocinio del primo classificato assoluto e il resto per gli altri due vincitori della selezione interna ai tre istituti ramo alberghiero della provincia: oltre a Piombino, Rosignano e Portoferraio. L’obiettivo è ripetere il concorso nel 2026. Ieri a pranzo, la simbolica consegna della borsa di studio all’hotel Marinetta a Marina di Bibbona seguita dalla raffinata degustazione.
Dopo il saluto del titolare dell’albergo, Federico Ficcanterri, la parola è passata al direttore generale di Castagneto Banca 1910 Fabrizio Mannari, al fondatore della “Scuola Tessieri”, Alessio Tessieri, e alla vice presidente della Fondazione Livorno Giovanna Colombini. I candidati, secondo il regolamento, hanno visionato alcuni quadri e scelto “Il fieno”, di Plinio Nomellini. Il quadro è composto con la tecnica del divisionismo, mostra una scena in aperta campagna e a questa i concorrenti si sono ispirati per elaborare la propria creazione ai fornelli, collegandone alcuni aspetti. Tommaso, residente a Riotorto, ha conquistato il premio finale con “Nebbia d’oro e fieno”, un primo piatto dove i tortelli a forma di bottone farciti con guanciale, ricotta, pecorino toscano e zucchine hanno conquistato la giuria. «Mi aspettavo di vincere – ha detto sorridendo lo studente – perché la mia era la creazione più complicata. Sono pronto per il corso di formazione e da grande mi piacerebbe divenire cuoco. Non seguo Masterchef, non ho miti, ma cucino da quando ero piccolo seguendo mia nonna. Per divertimento colleziono i mattoncini Lego con cui costruisco le città». Morelli, insieme alla squadra del “Marinetta”, ha poi stretto la mano agli ospiti e, indossato il grembiule e il cappello, ha oltrepassato le porte della cucina per preparare il piatto, aggiungendo ai tortelli gli ingredienti che lo hanno reso originale e gustoso. In sala lo ha mostrato rispondendo alle domande che gli ospiti hanno posto e spiegando come ha trasformato un’intuizione in progetto culinario. L’equilibrio e la ricerca dei sapori lo hanno distinto, invitando agli applausi i professori e gli specialisti dei fornelli. Una curiosità: tra i sogni di Tommaso, l’apertura di un ristorante, il cui nome sarebbe “Come dalla mia nonna”, un omaggio alla signora Giuliana, dalla quale ha appreso la tecnica unita subito alla personale passione, allo studio costante e alla non trascurabile capacità di sperimentare. «Per noi – ha detto Fabrizio Mannari – la ‘Scuola Tessieri’ è stata una scoperta e il contest è senza dubbio un’opportunità per valorizzare i ragazzi, oltre a darci idee da sviluppare attraverso la Fondazione aperta dalla banca».
La vice presidente della Fondazione Livorno, Giovanna Colombini, ha aggiunto che è grazie alla televisione se gli iscritti all’alberghiero sono nel tempo divenuti eccellenze. Alessio Tessieri ha sottolineato infine che il concorso e i relativi risultati uniscono cucina e cultura enogastronomica, accoglienza e valore al territorio, con l’immagine della Toscana intera, ricca di storia e fascino, sempre più conosciuta nel mondo. l