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Rosignano, la maggioranza perde pezzi: in due passano all’opposizione. Cosa sta succedendo

di Claudia Guarino

	La prima seduta in piazza del consiglio comunale di Rosignano dopo le ultime elezioni amministrative (foto di Michele Falorni/Silvi)
La prima seduta in piazza del consiglio comunale di Rosignano dopo le ultime elezioni amministrative (foto di Michele Falorni/Silvi)

Due consiglieri comunali abbandonano il gruppo Rosignano nel Cuore. Il sindaco: «Persone divisive»

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ROSIGNANO. Non uno. Ma ben due consiglieri comunali abbandonano il gruppo Rosignano nel Cuore, dando vita al gruppo misto, passando all’opposizione e rosicchiando la maggioranza. Se ne va Alessio Lampredi, che nell’ultima riunione della commissione bilancio ha proposto e ottenuto la sfiducia da presidente del suo (a questo punto ex) capogruppo. E con lui se ne va Roberta Ferretti. «Già da tempo – interviene il sindaco Claudio Marabotti – avevano mostrato comportamenti individualistici e insofferenti delle regole condivise». E definisce «un errore, di cui mi assumo pienamente la responsabilità, l’averli accettati nella lista elettorale di Rosignano nel Cuore». Quelli che volano, insomma, più che stracci paiono veri e propri lenzuoli. Ma andiamo con ordine.

Caos in commissione

Il primo a lavare i panni sporchi sulla pubblica piazza è stato proprio Alessio Lampredi che, durante la riunione della quinta commissione, ha proposto di sfiduciare il presidente Stefano Montagnani (capogruppo in consiglio di Rosignano nel Cuore) riuscendo alla fine a ottenerne la rimozione perché, secondo lui, «ci sono delle difficoltà a porre all’attenzione della commissione argomenti di interesse generale». Alla fine Lampredi ha incassato l’appoggio di Daniele Donati, Roberto Testa ed Enzo Calderone. In quattro hanno quindi votato contro Montagnani che si è alzato e se n’è andato. E le opposizioni attaccano: «C’è un problema nella maggioranza che rischia di paralizzare il lavoro delle commissioni e del consiglio comunale. La maggioranza lo risolva».

La fuoriuscita

Alla fine, a quanto sembra, il problema si è risolto con la fuoriuscita di Lampredi dal gruppo, seguito da Ferretti. A comunicarlo è il sindaco stesso. «Ferretti e Lampredi hanno presentato atti in maniera non concordata con il gruppo, talora in aperto contrasto con il programma elettorale che avevano accettato di sostenere. A niente sono serviti i miei ripetuti appelli al senso di responsabilità che deriva dall’aver accettato la candidatura in una lista che ha un preciso programma elettorale e una precisa struttura. L’uscita di questi due consiglieri rappresenta una naturale evoluzione e una salutare presa di coscienza, che libera la maggioranza da elementi divisivi, consentendoci di proseguire il nostro cammino con maggiore unità e coerenza».

I numeri

Ma con numeri più risicati. Alla luce degli ultimi sviluppi, infatti, adesso la maggioranza può contare su 13 consiglieri (i 9 rimasti in Rosignano nel Cuore, i 3 Cinque Stelle e Muffato di Io Voto Io Vinco). Di contro, con i nuovi acquisti, l’opposizione sale a 11. È anche vero che bisognerà vedere come si schiereranno via via gli scissionisti. E l’attesa sarà breve considerando che oggi c’è la seduta del consiglio comunale, primo banco di prova. Il sindaco, da parte sua, chiosa sottolineando che ai «consiglieri uscenti, cui auguro comunque un buon lavoro nell’interesse della comunità, resta la responsabilità morale di aver fatto scelte in contrasto con l’impegno preso con gli elettori di contribuire a cambiare in meglio il nostro Comune».

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