Castiglioncello, tubi abusivi fino agli scogli per raccogliere acqua marina: c’è l’ordinanza di demolizione
Il caso all’Eco del Mare. Presumibilmente usati per riempire la piscina della struttura, sono stati individuati dai controlli della guardia costiera
CASTIGLIONCELLO. Un’ordinanza che parla chiaro: le parti di quelle tubature che attraversano l’area demaniale marittima di Castiglioncello dovranno essere demolite e la zona dovrà essere ripristinata così com’era prima della loro realizzazione. A emetterla è stato il Comune di Rosignano Marittimo in seguito a una serie di controlli e di sopralluoghi avviati la scorsa estate dalla guardia costiera (nello specifico, proprio dall’ufficio locale marittimo di Castiglioncello) che hanno interessato il condominio Eco del Mare, in località “Le Forbici”, lungo l’Aurelia.
A finire nel mirino dei militari sono state principalmente proprio alcune tubazioni utilizzate per il prelievo di acqua marina e altre, parallele a queste, per lo scarico delle acque. In aggiunta a una recinzione con paletti metallici e cime che da una piattaforma prendisole sulla proprietà privata del condominio delimita un camminamento che attraversa una parte di area demaniale, impedendole però in questo modo il pubblico utilizzo. Tutto illegittimo, secondo Comune e guardia costiera, in quanto privo di relative autorizzazioni e di apposita concessione demaniale (dietro pagamento di canone). In pratica, un’opera del tutto abusiva per la quale gli uffici hanno anche richiesto il pagamento di un indennizzo (la cifra si aggirerebbe sui 10mila euro) ad oggi tuttavia – secondo quanto riportato dagli uffici comunali – ancora non corrisposto dalla proprietà della struttura.
La vicenda risale, come detto, alla scorsa estate. Più precisamente al mese di luglio, mentre sono in piena attività i monitoraggi della linea costiera per l’operazione “Mare sicuro”. Sollecitati anche da una segnalazione che arriva agli uffici comunali il 17 luglio, i militari procedono a documentare, attraverso gli opportuni sopralluoghi, il presunto abuso che riguarda il demanio. La guardia costiera così rileva la presenza in area demaniale «di tubazioni fisse – si legge nell’ordinanza di demolizione – fissate mediante ancoraggio metallico alla scogliera per il prelievo di acqua marina» mentre nell’apertura sul muro perimetrale della piattaforma prendisole del condominio «è stato rilevato un ulteriore tubo per lo scarico delle acque».
Secondo le ipotesi dei militari, questi tubi sarebbero collegati alle attività di rifornimento della piscina dell’Eco del Mare. Ma non solo: vengono anche evidenziate le presenze «di una recinzione atta a impedire un pubblico uso dell’area demaniale lungo la quale è posta, assimilandola di fatto a un ampliamento» della piattaforma prendisole e «una tubazione in acciaio passante sul demanio per raggiungere la proprietà privata del condominio Eco del mare». Il Comune ha poi verificato che queste opere erano prive di concessioni demaniali rilasciate, costituendo di fatto un’occupazione abusiva del demanio marittimo. E come tale, perseguibile per legge. Per questo l’amministrazione comunale di Rosignano ne ha chiesto la demolizione entro 90 giorni. Mentre intanto la guardia costiera, che ha trasmesso notizia di reato in Procura, sta procedendo con ulteriori accertamenti. Il Tirreno ha provato a contattare l’avvocato che ha elaborato la memoria difensiva della proprietà del complesso condominiale ma, per adesso, senza successo.
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