Schiamazzi notturni, il locale “Lardo”: «Anche noi nel mirino delle lamentele ma ecco la soluzione»
La questione non riguarda unicamente i locali di Vada e Rosignano: nel recente passato, nella vicina Cecina “Il Chicco” ha subito un trattamento simile
VADA. Sono praticamente dirimpettai: rispetto ai “Fichi secchi”, la paninoteca “Lardo” si trova esattamente dal lato opposto di piazza Garibaldi, a Vada. Eppure i problemi di insofferenza da parte del vicinato per i rumori derivanti dalla sola clientela presente fuori dal locale sono gli stessi.
«Anche noi abbiamo ricevuto lamentele da parte di chi abita qui vicino – racconta Marilda Raskaj, titolare dell’attività – ma a differenza dei ragazzi dei “Fichi secchi” non abbiamo ricevuto finora diffide o provvedimenti in merito. Anche perché, fortunatamente, solitamente rientriamo nei limiti orari imposti dalla legge: d’estate possiamo arrivare ad avere clienti anche in tarda serata, ma solitamente è difficile per noi lavorare attivamente dopo le 22. In questo modo – spiega – non dobbiamo sottostare al limite dei 3 decibel. Però lavorando all’orario di cena i nostri clienti si concentrano intorno alle 21. E spesso, soprattutto negli ultimi tempi, abbiamo ricevuto diverse lamentele da parte di chi abita qui nelle vicinanze: non è una situazione piacevole in cui poter portare avanti un’attività con serenità, concentrandosi solo sul lavoro – racconta Marilda – purtroppo non si pensa che si tratta di lavoro e spesso si protesta e si punta il dito contro attività come le nostre senza motivi seri: qui non si tiene la musica “a palla” fino a tarda notte, si tratta soltanto del vociare della clientela fuori dal locale. Non è una situazione limitata soltanto ai “Fichi secchi”: siamo tutti sulla stessa barca».
La questione non riguarda unicamente i locali di Vada e Rosignano: nel recente passato, nella vicina Cecina “Il Chicco” ha subito un trattamento simile e altri locali nell’area costiera sono finiti – alcuni con provvedimenti ancora in corso – nel mirino di segnalazioni e controlli da parte di autorità comunali e Arpat proprio per il superamento dei limiti acustici.
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