Il Tirreno

Pd e giunta: «Serve una nuova Via per il rigassificatore Edison»

di Andrea Rocchi
Pd e giunta: «Serve una nuova Via per il rigassificatore Edison»

L’assemblea del partito con sindaco e assessori: aperti agli investimenti ma compatibili col territorio Ma il comitato per il no annuncia battaglia: «Progetto inaccettabile, peggiore anche di quello del 2010»

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ROSIGNANO. Si accende il dibattito sul rigassificatore. La variante prenatalizia al Progetto Rosignano presentata da Edison (con la richiesta di assoggettabilità alla Via pubblicata il 7 gennaio) fa discutere. Per il colosso energetico si tratterebbe di variante riduttiva. Edison, in sostanza, vorrebbe avere in tasca la Via data dal MiniAmbiente nel 2010 per andare avanti. Ma questa variante cancella di colpo uno dei punti cardine, per il territorio di Rosignano, che il precedente progetto aveva. Cioè lo spostamento dello stoccaggio dell’etilene da San Gaetano dentro alla fabbrica Solvay. Sparito. Aspetto questo che scatena reazioni negative sul piano politico. Intanto martedì sera c’è stata l’unione comunale del Pd. Presente il sindaco Franchi e la giunta, oltre al consigliere regionale Gazzetti. Cosa si è deciso? Approfondire il progetto, ma tante perplessità dei presenti su una variante che non risolve l’annosa questione dei bomboloni dell’etilene a poche centinaia di metri dalle spiagge. «Aperti a discutere tutti i progetti che prevedono investimenti sul territorio - ha detto il segretario Francesco Bartalesi - purchè compatibili sul piano ambientale e senza aggravio di rischi industriali per il territorio. Prendiamo atto che nella variante non c’è traccia dello spostamento dell’etilene». Chiara, sul punto, Margherita Pia assessore all’Urbanistica: «E’ chiaro - dice Pia - che non si può non escludere di richiedere la via». Che significa che per questa amministrazione trattasi non di un progetto riduttivo ma di un nuovo progetto che deve seguire l’iter di una nuova valutazione ambientale. Ora il Comune con la Provincia lavora per un parere tecnico da presentare in Regione entro il 9 febbraio quando Firenze riunirà il nucleo di valutazione. Nel frattempo, dalla pubblicazione della richiesta di assoggettabilità a Via da parte di Edison del 7 gennaio, scattano 45 giorni per presentare osservazioni al progetto in ministero. Ed il Comune di Rosignano presenterà le sue.

Il comitato: «Progetto inaccettabile». Intanto martedì è tornato a riunirsi il comitato per il No al rigassificatore di Rosignano. Riunione aperta in cui è stata riaffermata “la piena validità ed operatività del Comitato stesso, che, in tutti questi anni non ha mai cessato di seguire con attenzione l'evolversi del progetto”.

Una prima valutazione è stata espressa sulla base della documentazione depositata presso il Ministero del’ Ambiente

«Il giudizio generalmente espresso - scrive il comitato - è che, ancora una volta, si tratta di un progetto assolutamente inaccettabile sul piano della compatibilità ambientale e territoriale, addirittura, per alcuni aspetti, peggiorativo rispetto al precedente del 2010. Occorrerà quindi fare ogni sforzo affinchè il progetto venga comunque assoggettato alla procedura di Valutazione Ambientale in modo che ci sia la possibilità di esprimere correttamente le osservazioni da sottoporre alla valutazione di qualificate istanze tecnico - giuridiche. A questo proposito gli esponenti delle forze politiche presenti si sono impegnati ad iniziare un'opera di sensibilizzazione e sollecitazione delle istituzioni politico - amministrative affinchè l'intera questione venga debitamente presentata e discussa nelle sedi appropriate con urgenza al fine di evitare una eccessiva dilatazione dei tempi».

E' stata rilevata la necessità di riprendere un'opera di sensibilizzazione della popolazione ed è emersa la necessità di continuare l'azione sul piano legale. «E' infatti ancora pendente - scrive il comitato - il ricorso al Tar del Lazio contro il giudizio favorevole in sede di VIa ottenuto dal progetto nel 2010. Nei prossimi giorni verrà effettuata una approfondita valutazione degli aspetti legali al fine di comprendere meglio gli aspetti procedurali e definire gli ulteriori passi da compiere. Naturalmente il comitato si riserva di redigere, entro il termine stabilito del 20 febbraio, le "osservazioni" da inviare al Ministero dell’ Ambiente come richiesto dalla procedura in corso».

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