Il Tirreno

Memorial day al cimitero Falciani

La cerimonia ieri al cimitero Falciani
La cerimonia ieri al cimitero Falciani

Il sindaco Benedetti commemora i soldati americani

30 maggio 2011
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 CECINA. Un'area immersa nel verde delle colline toscane, ceduta dal governo italiano agli Stati Uniti d'America per la sepoltura delle spoglie dei soldati americani caduti durante la campagna di liberazione d'Italia nel 1945. È lì che riposano anche i soldati americani della 34ª divisione che parteciparono alla liberazione di Cecina tra il 29 giugno ed il 2 luglio 1944. In un primo momento furono seppelliti nel cimitero di Porta Rossa in località Terriccio. Oggi i loro corpi trovano riposo al Cimitero militare americano dei Falciani a Impruneta. Ed è lì che ieri mattina il sindaco di Cecina Stefano Benedetti ha partecipato alla cerimonia solenne in occasione del Memorial Day. Erano presenti l'ambasciatore Usa S.E. David H. Thorne, il sottosegretario di Stato alla Difesa Guido Crosetto, il console generale degli Stati Uniti d'America a Firenze Mary Ellen Countryman, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, i sindaci di Impruneta e San Casciano.  Benedetti ha accolto volentieri l'invito del console di Firenze. Anche perché nel corso di questi ultimi anni il Comune di Cecina ha lavorato per portare avanti un progetto teso proprio a ricostruire la memoria storica degli anni di guerra e dei tragici eventi che hanno poi portato alla liberazione dal dominio nazifascista.  «In mezzo a questi avvenimenti celebrativi - ha ricordato Benedetti - molti i lavori e le ricerche effettuate in collaborazione con le scuole cittadine, l'Archivio storico comunale, il circolo il Fitto e alcuni studiosi locali».  Il sindaco ricorda il lavoro di Mauro Betti e Bruno Fulceri. «Quest'ultimo nel suo saggio dal titolo "Il prezzo della libertà" riporta con precisione e rigore tutti i nomi dei soldati della 34ª divisione Usa caduti per affrancare il nostro territorio. Oggi più che mai condivido l'affermazione di Fulceri, quando dice che la libertà ha sempre un prezzo. Per questo va difesa in casa nostra ed in ogni parte del mondo: senza di essa non ci può essere né democrazia né pace».
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