Euroboros. La robotica di eccellenza al servizio delle aziende
L’industria 4.0 e il conseguente ingresso della robotica nei processi aziendali è una realtà ben consolidata e quanto mai attuale: alcune imprese italiane lo hanno capito per tempo e si sono aggiornate e specializzate nella realizzazione di automatizzazioni industriali robotizzate. Ne è un esempio Euroboros srl, nata 12 anni fa a Ponsacco, in provincia di Pisa. La realtà si occupa di automazioni industriali e di rimessa di impianti, offrendo alle aziende soluzioni integrate e ad alto contenuto tecnologico: in questo modo accompagna i clienti nel processo di cambiamento e digitalizzazione verso l’industria 4.0.
I prodotti
Euroboros realizza isole robotizzate per ogni settore dell’economia, servendo sia aziende italiane sia estere, da quelle dei comparti alimentare, metalmeccanico, caldaturiero, fino a quelle impegnate nella realizzazione di pneumatici ed elettrodomestici. Non c’è una specializzazione verso un reparto specifico, bensì una conoscenza completa, a 360 gradi, dell’automazione robotica in modo da adattare la propria esperienza alle esigenze dei clienti e alle particolarità di ciascun ambito di competenza. Il team cura ogni fase della filiera: progettazione, produzione, installazione, post-vendita e anche il training. Tra i prodotti più richiesti, lo staff di Euroboros progetta e realizza non solo isole robotizzate (comprese macchine organizzate all’interno di una cella di lavoro automatica, in cui sono installati robot programmabili), ma anche bracci collaborativi che non hanno bisogno di essere inseriti all’interno di una cella, risultando quindi più flessibile e velocizzando i processi di lavoro. Il dispositivo viene posizionato su di un piedistallo e lavora gomito a gomito con l’operaio: rispetto ai prodotti nelle celle ha dei sistemi di sicurezza, una velocità e un tasso di produttività differenti, oltre a un’elasticità più performante. I punti di forza di Euroboros sono sicuramente la flessibilità e la capacità di adattarsi alle esigenze del cliente, riuscendo a realizzare dei prodotti finali customizzati e che rispondano alla richiesta iniziale: questo perché l’impresa è piccola e mantiene come tratto distintivo l’artigianalità.
L’industria 4.0 è già qui, +31% di richieste nel 2022
L’introduzione della robotica nei processi industriali permette alle aziende di aumentare l’efficienza in una misura impensabile fino a pochissimo tempo fa, generando anche processi di reshoring in numerosi settori e numerosi paesi, Italia compresa. Il cuore della novità che sta cambiando i ritmi di lavoro nelle imprese europee e non è costituita proprio dalla robotica collaborativa: affiancando i lavoratori anche nella lavorazioni più complesse e difficili, è in grado di interagire con i dipendenti massimizzando l’operatività e l’efficienza. Come ogni novità, anche l’industria 4.0 e la robotica sono stati inizialmente accolti con freddezza ed estrema diffidenza: anche la stessa Euroboros, appena avviato il proprio percorso, è andata incontro all’incertezza di molte aziende. Successivamente, una volta presa familiarità con tutto il mondo della robotica e presa consapevolezza dell’impatto positivo che può avere su un’impresa, le richieste di tali dispositivi sono cresciute. L’azienda pisana ha chiuso il 2022 con un trend più che positivo e le aspettative per il 2023 fanno ben sperare; il risultato è in linea con la crescita nazionale dell’industria che si occupa della costruzione di macchine utensili, robot e automazione. Infatti, secondo i dati raccolti da Ucimu - sistemi per produrre (l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e di prodotti ausiliari), nel 2022 la produzione ha raggiunto un fatturato di 7.255 milioni di euro, segnando un incremento del 14,6% rispetto al 2021. Il risultato è figlio del buon andamento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato nazionale - sono aumentate del 27% - e della crescita del 2,5% delle esportazioni in confronto al 2021. In Italia la domanda di macchine utensili, robot e automazione ha registrato un +31,3%, il consumo domestico è cresciuto a 6.575 milioni di euro, risultando l’elemento trainante sia le consegne delle aziende costruttrici sia l’import (2.595 milioni di euro, +38,5%).
L’esperienza per il cambiamento
Euroboros accompagna i suoi clienti nella trasformazione digitale, mettendo a disposizione le proprie competenze: ciò è possibile attraverso un servizio di consulenza e programmazione che permette alle aziende di ogni tipo e dimensione di introdurre le nuove tecnologie robotiche senza difficoltà, spesso anche in impianti di costruzione non recente. La più che decennale esperienza nell’automazione industriale robotizzata - dalla progettazione alla realizzazione, fino alla messa in opera - è a disposizione di coloro che cercano soluzione a problemi di produzione semplici e complessi, con impianti moderni e all’avanguardia che necessitano di una competenza che non si può improvvisare.
Tempi rapidi ed efficienza maggiore grazie ai dispositivi all’avanguardia
L’industria 4.0 si avvale sia dei robot collaborativi sia dei bracci meccanici: questi ultimi rappresentano i dispositivi adatti da introdurre nelle aziende per velocizzare e automatizzare i processi di per sé ripetitivi. Ne esistono di diverse tipologie - da quelli utilizzati per le operazioni di carico e scarico oppure nelle catene di montaggio, a quelli impiegati nelle fasi di pressofusione o saldatura a punti, fino a quelli adatti al settore automotive o alla saldatura - e consentono di velocizzare il singolo processo di lavorazione, andando a impattare positivamente l’intera catena di montaggio. In più, l’inserimento di questi dispositivi nella quotidianità lavorativa delle imprese aumenta il rendimento della produzione, poiché diminuisce notevolmente la possibilità di commettere errori, spesso dovuti a distrazione o imprecisione; inoltre, è in grado di ottimizzare e semplificare tutti quei processi la cui delicatezza e complessità richiedono una notevole attenzione e accuratezza. I bracci robotici possono sostituire gli operatori quando si tratta di lavorare in condizioni estreme e difficili, come all’interno di ambienti refrigerati o ad atmosfera controllata, oppure quando occorrerebbe compiere sforzi impegnativi sottostando a ritmi non sostenibili: dunque, il loro impiego in azienda concorre all’aumento della sicurezza dei lavoratori.