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Torna a Grosseto la 2ª Sagra del Tartufo Bianchetto della Maremma Grossetana

Torna a Grosseto la 2ª Sagra del Tartufo Bianchetto della Maremma Grossetana

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Il prodotto principe, quello che caratterizza la Sagra del Tartufo Bianchetto di Maremma, viene fornito dai numerosi cercatori di tartufi associati all’Associazione Tartufai della Maremma Grossetana APS. Le tre serate si svolgeranno nei locali e pertinenze della Parrocchia di Madre Teresa di Calcutta in Via Germania a Grosseto. Ovviamente gli alimenti somministrati saranno strettamente legati al tartufo bianchetto fatta eccezione per due pietanze secondarie e alternative. Sarà inoltre cura degli organizzatori dichiarare la provenienza dei prodotti e l’eventuale utilizzo di ingredienti surgelati o congelati nel rispetto delle prescrizioni di legge inerenti alla tracciabilità ed agli allergeni. Saranno a disposizione dei partecipanti alla sagra numerosi parcheggi autorizzati evidenziati con strisce bianche per agevolarne l’accesso. Per quanto riguarda i servizi igienici si potranno utilizzare quelli presenti all’interno del salone dove si svolge la manifestazione stessa. All’interno della proprietà privata della Parrocchia, verrà istituito un punto informativo preposto a promuovere ed informare gli interessati sulle attività dell’Associazione Tartufai e dove verranno illustrate con dimostrazioni pratiche, le modalità di cerca e raccolta del tartufo. L’area dove si svolgerà la Sagra, sia all’interno che all’esterno verrà allestita con apposita cartellonistica per illustrare al pubblico l’elenco dei fornitori e la provenienza dei prodotti utilizzati.

La tartifocultura

Coltivare i tartufi si può: quello che per secoli è stato interpretato dall’uomo come un oggetto misterioso, un prezioso e imperscrutabile dono della natura, un qualcosa di quasi soprannaturale proveniente chissà da chi e chissà da dove, oggi è una concreta realtà agricola che scientificamente produce i risultati voluti. Una realtà particolarmente virtuosa, che permette di diversificare le attività e quindi le entrate economiche di una azienda agricola e che ha il grande pregio di poter essere posta in opera sia su terreni agricoli di prim’ordine, sia su terreni montani o pedemontani assolutamente non più idonei alle colture tradizionali con i moderni metodi di coltivazione. Una scelta economica, ma anche ecologica: le piante producono ossigeno e la loro ordinata coltivazione permette di tenere sotto controllo e pulite le aree interessate ad essa, a tutto vantaggio della prevenzione degli incendi e della lotta al dissesto idrogeologico. Dal punto di vista del bene prodotto, cioè del tartufo, va sottolineato come, se da un lato la domanda dei mercati è via via crescente, dall’altro la produzione naturale è in forte calo per diversi motivi, tra cui i più importanti sono sicuramente i cambiamenti climatici e l’andamento delle precipitazioni, l’abbandono della montagna e in particolar modo l’infittimento dei boschi dovuto alla scomparsa della pastorizia e l’eccessivo sfruttamento da parte dell’uomo delle tartufaie. Alla luce di tutto ciò è quindi corretto affermare che il futuro del tartufo sta nella tartuficoltura: ogni tartuficoltore, con la cura e la passione per la propria tartufaia, coltivando un proprio interesse privato concorre quindi a costruire qualcosa di superiore in termini di ecologia e ecosostenibilità. Al raggiungimento della produzione che orientativamente avviene tra il 6 ed il 7 anno, in condizioni ottimali ci si può orientare verso la commercializzazione che consiste nella vendita del prodotto fresco e/o derivati. Una tartufaia in piena produzione di un ettaro composta da circa 400 piante può produrre da un minimo di 200 a 400 kg di tartufi. Il costo del tartufo Tuber aestivum (scorzone) può essere venduto ad un prezzo che va dai 50 euro ai 200 euro al kg.

L’intervento del presidente Luca Giustarini

Nell’ambito della manifestazione, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, trova ampio spazio l’Associazione Tartufai della Maremma Grossetana specializzata nella realizzazione e cura di “tartufaie” e chi meglio del suo presidente Luca Giustarini può illustrarne i percorsi e l’organizzazione? «In collaborazione con il Vivaio – inizia il presidente – avvalendoci del supporto di tecnici e agronomi e della disponibilità di un attrezzato laboratorio di analisi, seguiamo l’imprenditore agricolo che vuole intraprendere questo cammino, passo per passo, si può dire dalla A alla Z, compresa la raccolta qualora non avesse la disponibilità del cane. Come associazione mettiamo a disposizione la tartufaia, e se poi una persona compie un investimento di 1 o 2 ettari è chiaro che occorre del tempo per il raccolto e in questo caso la presenza del cane è indispensabile. È sottinteso che quando è il momento bisogna andare a raccoglierli e noi siamo in grado di seguirli in tutto e per tutto, a 360 gradi: dalla realizzazione, progettazione e raccolta fino alla commercializzazione del prodotto».

PROGRAMMA

Venerdì 24

Ore 19.00 Apertura area gastronomica con servizio al tavolo

Sabato 25

Ore 10.30 (Evento esterno) Visita guidata alla Tartufaia coltivata dell’Istituto Tecnico Agrario Leopoldo II di Lorena a Grosseto realizzata in collaborazione con l’Associazione Tartufai della Maremma Grossetana. Ore 12.00 Apertura Punto informativo Associazione tartufai della Maremma all’interno dell’area di proprieta’ della Parrocchia. Ore 12.00 Apertura area gastronomica con somministrazione senza servizio al tavolo di panini con salsiccia e salsa al tartufo, bibite. Ore 16.00 Conferenza su “Il mondo del tartufo in Maremma” tenuta dalla Dott.ssa Pamela RUSTICI e dal Dott. Fabio TINTI. Ore 19.00 Apertura area gastronomica con servizio al tavolo.

Domenica 26

Ore 09.30 (Evento esterno) Escursione nell’oasi di San Felice in Localita’ Fiumara a Marina di Grosseto, alla scoperta di flora e fauna tipiche accompagnati dalle guide ambientali “Le Orme” e da alcuni tartufai con i cani per illustrare come si ricerca il tartufo bianchetto di Maremma. Ore 12.00 Apertura area gastronomica con servizio al tavolo Ore 15.00 Dimostrazione cinofila con Mario Vannini istruttore cinofilo e cercatore di tartufi. Ore 19.00 Apertura area gastronomica con servizio al tavolo

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