Il Tirreno

Inzaghi non vuole mollare la presa «Non andiamo a sfidare gli ultimi»

di Andrea Chiavacci
Una delle formazioni schierate dal Pisa in questo primo scorcio del campionato
Una delle formazioni schierate dal Pisa in questo primo scorcio del campionato

Nerazzurri Il tecnico tiene alta la tensione in vista del testa-coda allo Stirpe

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PISA. Da una parte l'esigenza di dover gestire tre partite in una settimana, dall'altra la voglia e la necessità di pensare solo al Frosinone.

Tenendo conto che il Pisa capolista non va in casa dell'ultima della classe. Filippo Inzaghi, felice per il gran momento e per l'atteggiamento della squadra anche negli allenamenti, mette in guardia i suoi. «Ci aspetta una gara molto difficile. Scordiamoci di affrontare l'ultima in classifica. Ha avuto nove partite complicate ma per me resta una squadra forte, che a inizio stagione ho indicato tra le favorite alla Serie A. Il fatto che il Frosinone sia in ritiro e con un allenatore nuovo è una cosa in più sul quale porre attenzione. Saranno ancora più motivati».

Il tecnico pensa che siamo solo all'inizio di un percorso complicato come quello della Serie B. «Ho letto tante belle cose, anche sui giornali, su di noi ma dobbiamo scordarci di aver fatto già qualcosa di importante. Sappiamo benissimo qual è il nostro obiettivo ma il percorso è lungo e tortuoso. Questa partita sarà un’ ulteriore prova di maturità che mi auguro che la squadra riesca a superare a pieni voti. In settimana abbiamo lavorato per migliorare i nostri difetti».

Le buone notizie arrivano anche dall'infermeria, ha recuperato pienamente anche Jevsenak. «Tutti i giocatori a disposizione stanno bene ed è importante perché stiamo per iniziare un mini-ciclo di tre partite in una settimana, però adesso pensiamo solo al Frosinone. Partirà quello che riterrò l'undici migliore ma come sempre saranno fondamentali i cambi. Visto la fatica che abbiamo fatto finora – insiste Inzaghi – pretendo di veder giocare la squadra col coltello tra i denti, se pensiamo di andare a fare una passeggiata faremo una brutta fine. Penso che la lezione di Castellammare l'abbiamo imparata».

Sulle scelte in attacco e in generale Inzaghi non nasconde che tra la partita con il Frosinone e quella di mercoledì all'Arena con il Catanzaro farà un po' di turn over. L'abbondanza c'è soprattutto in avanti dove ci sarà il ballottaggio tra Lind e Bonfanti per il ruolo di prima punta e quello tra Tramoni e Arena per affiancare Moreo sulla trequarti. «Tramoni ha messo un'altra settimana nelle gambe, come per Lind e Bonfanti ho già detto che uno giocherà una partita e uno l'altra. In avanti probabilmente cambierò tutti e tre nelle prossime due gare. Non ho ancora deciso chi partirà a Frosinone. Ho grande fiducia in loro, la cosa bella è che abbiamo 23 titolari e che abbiamo giovani che stanno crescendo in maniera esponenziale. In queste tre partite giocheranno quasi tutti. Chi non gioca non è perché non si impegna, tutti danno il massimo per poter giocare. Nelle mie scelte cercherò di sbagliare il meno possibile. In attacco sono in sette per tre posti. Vignato e Mlakar possono fare i quarti di centrocampo. In queste due partite uno dovrò sacrificarlo. È bello avere l'imbarazzo della scelta. Bisogna sfruttare l'euforia. So che appena Lind avrà un rallentamento Nicholas Bonfanti tornerà a segnare. La mia bravura sta nel capire quando arriva il momento giusto per ognuno di loro». Ma non ci sono solo gli attaccanti: «Abbiamo visto a Bolzano che possiamo far rifiatare per un tempo Marin. La grande prova di Hojholt non mi ha sorpreso. Il gruppo? Per ora non abbiamo dovuto fare neppure una multa, non è cosa da poco».

Intanto per la gara di domani è cambiato l’arbitro: non più Di Marco ma Giua di Olbia.

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