Il Tirreno

Suonano i telefoni in conferenza stampa, la battuta di Conte sullo spionaggio: "È Paragon"






Simpatico siparietto nel corso della conferenza stampa organizzata dal Movimento 5 Stelle per denunciare l'ostruzionismo di Fratelli d'Italia sui lavori della commissione antimafia, in particolar modo sui casi delle stragi del '92-'93. Ad aprire i lavori il deputato Federico Cafiero De Raho, componente della commissione. Mentre l'onorevole ed ex magistrato espone la posizione del partito sui lavori in commissione, viene interrotto da una telefonata: "Scusatemi, ma dico sempre che c'è qualcuno che intercetta, perché mi chiamano sempre in momenti difficili", scherza De Raho, prima di essere chiamato una seconda volta. Poco dopo prende la parola un altro membro della commissione antimafia, il senatore Roberto Scarpinato, e anche il suo intervento viene interrotto da due telefonate consecutive. A questo punto è lo stesso presidente Giuseppe Conte a prendere la parola: "Paragon", scherza il leader del Movimento, insistendo sulla battuta fatta da De Raho e facendo riferimento alla vicenda del software della società israeliana Paragon con cui sarebbero stati spiati impropriamente attivisti e giornalisti italiani. Scarpinato quindi silenzia il telefono e prosegue nel suo discorso.

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