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Versilia Football Planet. Giovanni Galli vera star. «La Viola nel mio cuore»

Roy Lepore

	La premiazione di Giovanni Galli sul palco di piazza XXIX Maggio
La premiazione di Giovanni Galli sul palco di piazza XXIX Maggio

Platea in piedi per il collegamento con Zoff. Si è conclusa con successo la quarta edizione del Versilia Football Planet organizzata da Marco Calamari nella nuova piazza XXIX Maggio

09 agosto 2022
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CAMAIORE. Si è conclusa con successo la quarta edizione del Versilia Football Planet organizzata da Marco Calamari che nella nuova piazza XXIX Maggio con la partecipazione di campioni del calcio che si sono alternati sul palco centrale intervistati dal giornalista Giorgio Comaschi, da Eraldo Pecci, ad Evaristo Beccalossi a Giancarlo Antognoni.

Nell’ultima serata c’è stato spazio anche per Massimo Bendetti, ex giocatore e allenatore, amico di Luciano Spalletti con il quale ha giocato nell’Entella, intervistato dai colleghi Giovanni Lorenzini e Massimo Guidi. E dopo di lui sul palco centrale l’ospite d’onore è stato il campione del Mondo Giovanni Galli, premiato dal sindaco Marcello Pierucci con l’Onore del Pontile realizzato dall’artista versiliese Matteo Castagnini.

Interessante il collegamento telefonico con Dino Zoff: tutta la platea, compresi gli ospiti sul palco, si è alzata in piedi per omaggiarlo. Zoff, come lo stesso Galli, ha voluto ribadire che il ruolo del portiere è quello di parare con le mani e che il saper giocare con i piedi è un qualcosa che deve considerarsi in più. «Oggi non si tiene conto di questo aspetto, che invece mi pare che sia l’essenza del calcio e del ruolo specifico del portiere».

Approfittando della presenza di Zoff in collegamento telefonico, Beccalossi gli ha voluto ricordare che in incontro tra Inter e Juventus gli segnò un gol, ed ha proposito ha svelato un aneddoto. «All’uscita da San Siro mi aspettò mio padre che era tifoso della Juventus: nel venirmi incontro mi disse “ma proprio oggi dovevi segnare”, ovviamente scherzava, era contento per me, ma mi volle comunque lanciare questo messaggio».

Giovanni Galli alla domanda quale squadra gli è rimasta dentro, non ha esitato a dire Fiorentina, pur avendo vinto molto con il Milan. «Sono arrivato a Firenze a 14 anni e ci sono stato fino a 28 e poi ci sono tornato da dirigente e dalla C/2 siamo tornati in serie A. ..»

Col Milan di Arrigo Sacchi «ci siamo tolti delle belle soddisfazioni giocando un calcio moderno e innovativo.Nella mia carriera i due rigori parati a Belgrado contro la Stella Rossa, sono stati quelli decisivi nella mia carriera, e hanno probabilmente segnato quello che è stato il Milan di Sacchi. Se avessimo perso quella partita, chissà come sarebbe finita».

Galli ha poi ricordato i tanti compagni con i quali ha giocato. Quale è stato il più bravo? «Non mi esprimo. Quello forse che mi dato maggiore affidabilità in difesa è stato Gaetano Scirea, ma tutti quelli con cui ho giocato sono stati il meglio di quello che c’era in circolazione in quel momento».

Un desiderio Galli lo avrebbe, e cioè cambiare un po’il calcio. «Così com’è non va bene, fino a quando non si trova un equilibrio tra Lega e Federazione non si riuscirà a risolvere i problemi che ci sono ora. L’eccezione è stata vincere l’Europeo, non la mancata qualificazione ai Mondiali per due volte. Fino a quando i presidenti dei club penseranno solo alle loro rispettive squadre, non curanti della Nazionale questi sono i risultati».

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