Camaiore, aggredita da un dogo argentino. Il racconto
Paura per un’istruttrice cinofila durante una passeggiata: ha presentato denuncia alla polizia municipale e ai carabinieri
CAMAIORE. Ha rischiato di restare gravemente ferita per difendere il suo setter inglese di nome Gea, di 6 anni, un’istruttrice cinofila di Sondrio che ha casa a Lido di Camaiore (dove si è trasferita). La donna e il suo cane sono stati infatti aggrediti da un dogo argentino lasciato libero senza guinzaglio né museruola lungo l’argine di un canale nella zona dell’Arginvecchio, vicino all'ospedale Versilia. Il setter aggredito, azzannato ripetutamente agli arti posteriori, è stato salvato nella clinica veterinaria Colombo dove è stato curato riportando dieci punti di sutura. Un grave episodio subito segnalato anche all’Asl Toscana nord ovest.
La denuncia
La donna ha presentato denuncia alla polizia municipale e ai carabinieri contro la proprietaria del dogo, scappata subito dopo l’episodio, ma riconosciuta da altre persone che sono state testimoni già in passato di atteggiamenti aggressivi del dogo. «Nonostante il mio lavoro di esperta comportamentale devo ammettere che questo episodio mi ha stravolta e colta del tutto alla sprovvista – racconta l’istruttrice – stavo passeggiando con i miei due cani quando il dogo è sbucato dai cespugli e si è catapultato su Gea, ribaltandola a zampe all'aria e azzannandola. Io ho cominciato a gridare, ho provato a staccarlo ma lui si stava rivolgendo contro di me. Allora ho usato il guinzaglio per colpirlo, ma inutilmente».
La ricostruzione
Alle sue urla sono arrivate diverse persone tra cui una donna, che poi l'istruttrice ha scoperto essere la proprietaria del dogo. La donna ha preso il dogo per il collare, l'ha staccato da Gea e si è allontanata di corsa.
«Anche attraverso i miei appelli sul web non è stato difficile identificarla – aggiunge la donna – sono in tanti a conoscerla, proprio per quel dogo e anche per le condizioni in cui è tenuto. Ho voluto rendere pubblica questa mia brutta esperienza – spiega – proprio per mettere in guardia altre persone, se si trovassero nella zona, a portare fuori i loro cani per la pericolosità di questo animale, per responsabilità soprattutto della sua proprietaria, che è conosciuta. Ad oggi però non sono stati presi provvedimenti nei suoi confronti per evitare che il suo cane possa mettere a rischio l’incolumità di altre persone».
