Camel Ponce a Pietrasanta, la proposta: «Serviamo la clientela ai tavoli»
Michele Bartoli, titolare del bar Pietrasantese in pieno centro: «Basta file, bicchieri di plastica e confusione»
PIETRASANTA. «La mia proposta è semplice: la notte del Camel Ponce serviamo la clientela ai tavoli come facciamo ogni giorno. Dicendo no a barriere davanti ai locali, bicchierini in plastica, lunghe file e confusione». Il 24 dicembre è ancora una data lontana sul calendario, ma dalle parti del centro storico il confronto fra gli esercenti, sulla “gestione” di quella che era e resta una festa spontanea con migliaia di persone che partecipano per brindare la vigilia di Natale, è già cominciato.
A confermarlo le parole di Michele Bartoli, titolare del bar Pietrasantese di piazza Duomo, una delle attività tra le più conosciute e frequentate della “cenatown pietrasantina”.
Il contesto
«Al netto delle inutili e banali polemiche che si accompagnano a questo appuntamento, polemiche spesso finalizzate a descrivere come un qualcosa di sgradevole e solamente ad alto tasso alcolico quella che invece è una splendida festa, c’è effettivamente qualcosa che noi esercenti possiamo fare per appunto gestire al meglio un evento che caratterizza la nostra cittadina. Pietrasanta è infatti una realtà di livello, sia dal punto di vista culturale che ancora turistico e commerciale e tutti noi che ci lavoriamo così come le istituzioni dobbiamo impegnarci per valorizzarla ulteriormente».
Il pensiero
«Nel caso del Camel Ponce – il pensiero di Bartoli – da qualche tempo a questa parte ho deciso di garantire un servizio che probabilmente, anzi sicuramente mi porta a incassare di meno, ma che ritengo risponda alle esigenze della stessa clientela. Ho fatto la scelta, infatti di servire ai tavoli togliendo di mezzo definitivamente quei banchi e quelle barriere posizionate all’ingresso del locale e utilizzate per somministrare le bevande alle persone in fila.
L’idea del bar preso d’assalto, dei bicchierini in plastica, della confusione quando le persone si accalcano nell’attesa, a mio avviso ha fatto il suo tempo. Credo che per ridefinire i contorni di questo appuntamento in modo ancora più qualificato, fermo restando che il Camel Ponce era e resta una bellissima festa partecipata anche da tante famiglie, quella del servizio al tavolo sia la migliore soluzione possibile».
«E sarebbe importante – prosegue Bartoli – che tutti gli esercenti scegliessero questa strada. Come da premessa Pietrasanta è un centro di grande valore frequentato e apprezzato e sta anche a noi che ci lavoriamo ogni giorno garantire un servizio sempre più all’altezza. La notte del Camel Ponce è un’occasione per ribadire, nel contesto di una festa bella, genuina e sentita, l’alta professionalità di esercenti e commercianti».
Il veglione?
Nel frattempo, sempre nel centro storico, va avanti da giorni la discussione sull’organizzazione o meno del veglione di Capodanno in piazza Duomo: il Comune non sembra propenso, la categoria dei commercianti è possibilista: servono però, come minimo, 20 mila euro. E di sponsor, al momento, non ce ne sono.
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