Clima impazzito
Versilia, divieti di balneazione revocati: le sei aree
Le tempistiche della decisione hanno fatto però discutere gli addetti ai lavori: i balneari infuriati per la comunicazione tardiva dell’Arpat
FORTE DEI MARMI. Dopo due giorni di divieti in scia a valori anomali di microrganismi batterici, dal pomeriggio di ieri, 6 settembre, è di nuovo possibile fare il bagno in mare in tutta la Versilia. Con i comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta e Camaiore che, dopo i campionamenti eseguiti venerdì scorso da Arpat, hanno appunto revocato il divieto di balneazione nelle sei aree certificate a rischio: la foce della Fossa dell’Abate e la zona di piazza Matteotti, nel comune di Camaiore; l’area del pontile, le foci del fosso Motrone e di Fiumetto a Pietrasanta e la spiaggia di Forte dei Marmi tra il bagno Piero e il bagno Santa Maria.
La nota
«Le analisi hanno confermato il pieno ripristino delle condizioni di sicurezza e la completa idoneità alla balneazione, restituendo così al pubblico l’accesso a un tratto di litorale particolarmente frequentato. L’amministrazione comunale – recita la nota che arriva dal comune di Forte dei Marmi – accoglie con soddisfazione l’esito positivo delle verifiche, che consentono a cittadini e ospiti di tornare a fruire liberamente del mare in tutta tranquillità».
Fa discutere
Tutto bene, allora? Insomma, visto che dalle parti di Marina di Pietrasanta la tempistica della revoca è piaciuta meno di niente al Consorzio Mare Versilia, sigla che fa da riferimento ai concessionari del litorale. «Ma come, le analisi di Arpat vengono eseguite venerdì 5 settembre e per avere le risposte, che appunto certificano l’idoneità delle nostre acque, bisogna addirittura attendere il pomeriggio del giorno successivo? Arpat non poteva comunicare il tutto in modo più tempestivo visto che era nelle condizioni di poterlo fare? Quello in corso – le parole del presidente Francesco Verona – è uno degli ultimi fine settimana importanti della nostra stagione turistica. Il litorale di Marina è stato infatti letteralmente preso d’assalto da tante famiglie, molte presenti in zona per partecipare alla Festa del pontile di Tonfano in agenda questa sera (6 settembre, ndr). A tutte queste persone, che volevano fare il bagno in mare e che chiedevano chiarimenti sul da farsi, non siamo stati nelle condizioni di potere dare una risposta. Perché da Arpat, come da premessa non è arrivata alcuna comunicazione e quindi i comuni, come quello di Pietrasanta, prima di emettere l’ordinanza di revoca, hanno dovuto attendere l’informativa dell’Agenzia. Che è arrivata, a nostro avviso, con un ritardo inspiegabile mettendo in difficoltà non solo gli stabilimenti balneari, ma anche gli stessi turisti e tutti coloro che volevano sapere se potevano o meno tornare a tuffarsi tranquillamente in mare. Siamo amareggiati: servirebbe più collaborazione e maggiore sensibilità quando si verificano queste situazioni».