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L’allarme

Torre del Lago, bimbo di un anno ingoia una pila: l’allarme e il trasporto d’urgenza al Meyer


	Sul posto è intervenuto l'elisoccorso
Sul posto è intervenuto l'elisoccorso

Sul posto è intervenuta anche l’automedica per prestare i primi soccorsi: le sue condizioni sarebbero stabili

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TORRE DEL LAGO. Paura per un bimbo di un anno residente con la famiglia a Torre del Lago che questo pomeriggio – erano circa le 16,30 – ha ingoiato una pila, verosimilmente di quelle a bottone, usate per orologi e giochi. Le circostanze non sono note: secondo le informazioni raccolte il piccolo, che risulta essere di nazionalità ucraina, si trovava in quel momento in compagnia della madre.

Cosa è successo

Per l’esattezza, erano le 16,32 quando è partita la chiamata disperata al 118. Non ci sono state esitazioni; i sanitari hanno disposto che il bambino venisse portato, in codice rosso, con l’elicottero Pegaso, al Meyer di Firenze. Oltre a Pegaso, nel luogo da cui è giunta la richiesta di aiuto è intervenuta anche l’automedica Sud di Viareggio. Appena arrivato al Meyer il piccolo è stato immediatamente sottoposto a tutti gli accertamenti del caso. Con non poca paura, da parte di familiari e sanitari, che la pila potesse essergli fatale. Poco prima delle 20, dal Meyer hanno confermato che le condizioni del bambino erano stabili, e considerate non gravi dai sanitari che lo stavano monitorando. Nella sfortuna, la fortuna: secondo quanto è stato riportato, «la pila si è posizionata in un punto non pericoloso».

I precedenti

Il piccolo, per il quale nel giro di pochi minuti la comunità torrelaghese è precipitata nello sconforto, si è salvato. Torna d’attualità un tipo di episodi che negli ultimi mesi ha avuto anche epiloghi infausti in Toscana. L’ultimo a gennaio, quando un bimbo, dopo l’ingestione di una pila, è stato salvato grazie a un intervento congiunto di Meyer e Fondazione Monasterio all’ospedale di Massa. Ma a novembre 2024 una bambina è deceduta mentre un altro bimbo è stato salvato. Tanto che dai medici di tutti gli ospedali interessati è stato diramato un appello ai genitori: «Attenti alle pile, sono oggetti pericolosissimi».

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