Il Tirreno

STAZZEMA. Quando si aprì l’inchiesta sulla strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema testimoniò tutti i suoi ricordi: la mattina del 12 agosto 1944, tra le 6,30 e le 7,30, un gruppo di militari tedeschi delle SS proveniente da Monte Ornato arrivò all’“Argentiera”, in tutto una cinquantina di soldati, di cui almeno due parlavano italiano. Quel giorno Mauro Pieri – scomparso ieri all’età di 90 anni – vide morire la madre e tre fratellini.

Così il racconto nel libro di Oliviero Toscani “Sant’Anna di Stazzema 12 agosto 1944. I bambini ricordano”: «Avevamo preso rifugio da una zia all’Argentiera. Il 12 agosto, verso le 6 e mezza-7, passarono Duilio Pieri e Farnocchi Italo e dicevano: “Uomini scappate di casa. Ci sono i tedeschi”. Mio padre uscì di casa, si andiede a nasconde’ nel bosco lì vicino, a 150 metri. Io rimasi sulla porta. A un certo punto arrivarono due soldati. A me mi diedero una spinta, mi buttarono dentro. Uno salì le scale, prese la gente di sopra e la portò giù. Ci misero in fila e ci accompagnarono sulla mulattiera. Arrivati alla Nocetta ci fecero fermare. E di lì videro alla Vaccareccia un uomo che scendeva dai campi. Tirarono a quello, tirarono e spararono. Poi ai Franchi dove stava altra gente fuori sulle scale». Quando i nazisti cominciarono a sparare e a dare fuoco, Mauro Pieri scappò al piano superiore di una stalla, seguendo una giovane adolescente, Milena Bernabò, diventata il simbolo della strage. Insieme salvarono altri due bambini, ma Pieri vide morire madre e fratellini. Ferito, svenne nel bosco e fu recuperato il giorno dopo.

Il sindaco Maurizio Verona, nell’esprimere il cordoglio proprio e dell’amministrazione comunale, lo ricorda «sempre presente negli eventi, nel raccontare». Il funerale di Pieri, che lascia la moglie Maria Bacci e i figli Stefania e Enzo, si terrà domani alle 15 in San Bartolomeo a Pietrasanta.