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Buche, avvallamenti e tanti rischi per le strade: benvenuti al rally di Tonfano

Luca Basile
Buche, avvallamenti e tanti rischi per le strade: benvenuti al rally di Tonfano

L’ultimo episodio la caduta di una signora in bicicletta a due passi dal centro. La testimonianza: «Per evitare incidenti devi stare in mezzo alla carreggiata rallentando il traffico»

12 agosto 2022
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Pietrasanta Tardo pomeriggio di qualche giorno fa: una signora, con la sua bicicletta, percorre via Tonfano a due passi dal centro del paese. Nel breve volgere di pochi istanti si ritrova per terra. «Ha perso l’equilibrio a causa di queste buche: fortunatamente non si è fatta niente. Aveva qualche escoriazione sul gomito: l’abbiamo aiutata a rialzarsi e si è allontanata ringraziandoci in inglese. Che vergogna di strada», racconta una testimone.
Un caso isolato? No, perché le vie che incorniciano l’abitato di Tonfano – e non solo di Tonfano – sono una sequenza di rialzi, buche, avvallamenti, cordoli sdrucciolevoli. Degrado e pericolo.

«Ogni giorno, per raggiungere la spiaggia in bici e poi per tornare a casa – fa sapere Alessio Martelli in vacanza con la famiglia a Marina – passiamo da via Tonfano: lo stato della strada è assolutamente a rischio e per evitare le buche o di cadere devi stare in mezzo alla carreggiata rallentando però, in questo modo, il traffico. Inconcepibile ritrovarsi con una via in queste condizioni, a prescindere che Marina sia una località turistica». Che a Tonfano l’umore dei residenti, dei turisti e di molti che hanno l’attività non sia dei migliori a causa della viabilità è cosa nota: sensi unici rivisitati, divieti cervellotici, un sistema viario reso ancora più complicato da scelte che rendono l’entrata e l’uscita dal paese una sorta di risiko con in premio la meta auspicata. Per non parlare del contestato parcheggio a pagamento di piazza Villeparisis dove, anche in agosto, sostano pochissime auto.

Ma quello che fa pensare è lo stato obiettivamente imbarazzante delle strade: via Tonfano, per mesi, è stato un cantiere a cielo aperto anche per i lavori di Gaia: il manto stradale è tappezzato da buche e rialzi che fanno sobbalzare bici e scooter e mettono in crisi le sospensioni delle auto. Ma non è che nelle vicinanze la situazione sia migliore: degrado e superficialità nella manutenzione li ritroviamo in via S. Antonio, ad esempio, via Duca della Vittoria, via del Prete, via Verdi, sul lato nord di piazza XXIV Maggio.

Piazza che doveva essere l’agorà della Marina, ma che al momento fa solamente la felicità degli amanti dello skate e degli incursori sulle due ruote. «Per mesi siamo stati un cantiere a cielo aperto: disagi, rumori, transenne, polvere e confusione. Anche in piena estate. E per cosa, poi, se non per ritrovarsi con una piazza da completare con un inguardabile stradone centrale, le vie dissestate, sensi unici invertiti, doppi sensi viari inventati, strade che chissà perché restano invece chiuse per consentire il posizionamento dei tavolini di alcune attività. In Comune ti dicono che è tutto sotto controllo, che alla fine i conti torneranno mentre alcuni tuoi colleghi – fanno sapere due commercianti di zona – se alzi la voce ti dicono che fai politica, che arrivano le elezioni e che bisogna muoversi con cautela. Ma quali conti che tornano, quale cautela: al sindaco e al suo assessore ai lavori pubblici vorrei invece fare ascoltare i commenti dei turisti, mai così disorientati dallo stato in cui versa Tonfano. E alcuni di loro, la prossima estate, andranno altrove». l


 

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