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la polemica 

«Villa Borbone scuola? Serve l’ok del comitato»

Cesare Bonifazi
«Villa Borbone scuola? Serve l’ok del comitato»

Uno dei redattori dell’atto di donazione chiede al Comune se sia stata seguita la corretta procedura per l’utilizzo

06 marzo 2021
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viareggio. Arriva da oltreoceano il dito puntato contro l’utilizzo di villa Borbone come nuova sede della Fondazione Isyl (Italian Superyacht Life), una scuola post-diploma di alta formazione sulla Nautica che da questo mese dovrà cominciare le proprie lezioni. A chiedere delucidazioni sul percorso utilizzato dall’amministrazione per la concessione degli spazi è Giorgio Bargellini, viareggino di Darsena, nipote del palombaro Alberto Bargellini, da tempo trasferitosi negli Stati Uniti: «Nella vita ho avuto l’onore di lavorare a fianco dell’ingegner Benvento Barsanti e sono uno delle ultime persone viventi che concluse l’acquisto della villa Borbone e degli edifici circostanti da Margherita Asburgo Lorena e Dominique Asburgo Lorena. Successivamente, sempre su incarico dell’ingegner Barsanti, partecipai alla redazione dell’atto di donazione al popolo viareggino preparato dal notaio Francesco Rizzo». Secondo quanto riferisce Bargellini, nell’atto di donazione della villa al popolo viareggino esiste una clausola esplicita che prevede la convocazione di un comitato apposito per decidere l’utilizzo della struttura: «Ne fanno parte – e cita il testo – il sindaco di viareggio, il preside della facoltà di architettura della università di Firenze, il sopraintendente, un membro della famiglia Barsanti o suoi eredi, un rappresentante del popolo di viareggio cui la donazione è destinata, e che sarà nominato dal consiglio comunale di Viareggio con la maggioranza di almeno i due terzi dei suoi componenti, tra persone estranee al consiglio stesso e non dipendenti del comune e che godano di prestigio e di alta considerazione presso la popolazione viareggina. Detto comitato dovrà, entro due mesi dalla richiesta, esprimere il suo parere in ordine alle proposte che formulerà il Comune e il suo parere sarà vincolante».

Pur dichiarandosi non contrario alla nuova destinazione della villa, Bargellini si chiede se il percorso stabilito dall’atto di donazione sia stato rispettato: «Se tutto è stato rispettato, venga mostrato l’atto vincolante del comitato. Altrimenti ne approfitto per inviare una raccomandazione a tutte le istituzioni elencate tra quelle che stanno dando un supporto all’iniziativa, senza entrare nel merito della validità– scrive – si seguano le regole dettate dall’atto di donazione». —



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