Stefania stella di Locarno Il festival ai suoi piedi
La Sandrelli riceverà questa sera il prestigioso Leopard Club Award Domani la conversazione dell’attrice viareggina con il pubblico
VIAREGGIO. Stefania Sandrelli alla conquista della Svizzera. Oggi e domani l’attrice viareggina sbarcherà infatti al Festival di Locarno per ricevere il premio Leopard Award, uno dei pochi riconoscimenti che ancora le mancavano nella sua ricchissima carriera. E che contribuiscono a rafforzarne la popolarità anche al di fuori dagli italici confini. Perché seppure in uno dei pochi cantoni di lingua italiana, il Festival di Locarno è una vetrina internazionale di primissimo piano. E, con le sue sessantanove edizioni alle spalle, rappresenta il quarto festival europeo in termini di importanza e di prestigio dietro a Cannes, Venezia e Berlino.
E quest’anno gli organizzatori hanno pensato proprio a Stefania Sandrelli come splendida icona senza tempo del mondo della celluloide di casa nostra nonché musa ispiratrice di quasi tutti i più grandi registi della grande tradizione cinematografica italiana.
A prescindere dai set che ha calcato e dai colleghi con cui ha lavorato, «Stefania Sandrelli - hanno spiegato gli organizzatori del festival motivando il premio - si racconta al meglio per quella che semplicemente è sempre stata, una donna e un'attrice di grazia e sensualità uniche, addolcite da un'ironia sempreverde. Una vera diva popolare, nella più alta delle sue accezioni».
«Stefania Sandrelli - ha commentato il direttore artistico di Locarno, Carlo Chatrian - è una di quelle attrici che meglio hanno accompagnato la grande novità portata dal cinema a partire dagli anni Sessanta. Consapevole della forza seduttrice insita nel suo corpo e nella sua voce, capace di giocare tra innocenza a malizia, Sandrelli non solo ha dato vita a personaggi indimenticabili, ma ha incarnato un modello di donna che senza rompere con il passato è perfettamente in grado di raccogliere le sfide della modernità. E' tra le poche interpreti ad aver saputo cogliere nel segno sia quando andava a toccare le corde dell'immaginario popolare sia quando si è confrontata con l'universo rigoroso di autori come Bertolucci, Scola o de Oliveira. Celebrando la sua carriera, il Festival di Locarno rende omaggio ad una grande artista che ha saputo attraversare stagioni e cinematografie restando se stessa».
L'omaggio che Locarno dedica a Stefania Sandrelli sarà accompagnato questa sera dalla proiezione film Il Conformista di Bernardo Bertolucci mentre, domani, è prevista una conversazione con il pubblico del Festival durante la quale l’attrice viareggina risponderà alle domande che arriveranno direttamente degli spettatori.
Intitolato all'Associazione di sostegno del Festival, il Leopard Club Award rende omaggio a una grande personalità del cinema che attraverso il suo lavoro è riuscita a segnare l'immaginario collettivo. Fra i premiati delle scorse edizioni vi sono alcuni fra i più grandi nomi del cinema mondiale: da Faye Dunaway (2013) a Mia Farrow (2014) ad Andy Garcia (2015). E per la statuetta 2016 la scelta è caduta proprio sulla Sandrelli.
Ma l’edizione appena iniziata del Festival di Locarno parla fin dalle sue prime battute molto al femminile. E con un accento italiano molto marcato. Nella giornata inaugurale, infatti, nel Canton Ticino è arrivata Valeria Bruni Tedeschi, che dopo la splendida interpretazione ne La pazza gioia di Paolo Virzì - in buona parte girato proprio a Viareggio e più in generale in Toscana - è arriva sulle sponde svizzere del Lago Maggiore nelle vesti di regista di documentari. Fuori concorso in anteprima mondiale ha presentato infatti Une jeune fille de 90 ans, struggente e appassionante racconto di una donna di 92 anni, malata di Alzheimer, che trasforma la sua malattia in una lucidissima follia d'amore adolescenziale.
Stasera e domani tocca a Stefania Sandrelli. E il pubblico di Locarno l’aspetta come una star.
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