Il Tirreno

Usa-Ue: Borghi (Iv), 'indispensabile difesa comune europea'

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Roma, 6 dic. (Adnkronos) - "Il 7 dicembre 1941, l’attacco giapponese a Pearl Harbour obbligava gli statunitensi ad uscire dal loro isolazionismo, e creava nei fatti l’Occidente che abbiamo conosciuto per tutto il secondo Novecento e il primo quarto del nuovo secolo. Esattamente ottantaquattro anni dopo, con la sua 'National security strategy” il presidente americano Trump archivia questa fase, ed una architettura che ha garantito la pace e la sicurezza alle nostre generazioni". Lo scrive in un post social il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia viva. "Se per gli Usa è il Pacifico l’oceano del Duemila, è chiaro che per loro la Nato sta diventando (e per molti alla Casa Bianca lo è già diventato) un arnese del passato. Attenzione, perché nel mondo che si riarma e che pone attacchi concentrici delle autocrazie alle democrazie (diretti quanto ibridi) come europei rischiamo di fare la fine della tartaruga senza il guscio. Il tema della difesa comune europea è esattamente questo: se non siamo pronti a tutelare e difendere con la deterrenza i nostri valori, le nostre economie e le nostre realtà -spiega Borghi- consegneremo ad altri le chiavi del nostro futuro. Lo zio Sam che corre in nostro soccorso non c’è più!. Il salto di qualità dell’Ue verso gli Stati Uniti d’Europa, attraverso la creazione della difesa comune europea pensata da De Gasperi, Adenauer e Monnet, è oggi indispensabile. Perché -conclude- solo chi non voglia ostinatamente vedere ciò che accade non si avvede di ciò che sta succedendo".
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di Redazione web