Il Tirreno

Raid Iran su Israele, Netanyahu: "13 morti da venerdì". Trump: "Se attaccati, reagiremo"

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(Adnkronos) - Nuova notte di guerra tra Iran e Israele. Continua ad aumentare il bilancio delle vittime, mentre Teheran ha lanciato una nuova ondata di attacchi mortali contro Israele durante la notte. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha reso noto che le recenti incursioni missilistiche lanciate dall’Iran contro il territorio israeliano hanno causato la morte di 13 persone, tra cui tre bambini. Nel comunicato ufficiale si riportano inoltre 9 feriti gravi, 30 feriti di media entità e 341 feriti lievi, dopo una notte segnata da continue sirene di allarme in tutto il paese. Edifici sono stati colpiti a Tel Aviv e Gerusalemme (VIDEO). Gli attacchi iraniani rappresentano una ritorsione all’offensiva massiccia di Israele contro la Repubblica islamica, in un’escalation che continua a generare tensioni e paura tra la popolazione civile israeliana, costretta a convivere con il costante rischio di nuovi raid missilistici. Nel frattempo, le Forze di difesa israeliane hanno detto di aver completato una vasta serie di attacchi contro obiettivi a Teheran legati al progetto nucleare del regime iraniano. L'Idf ha affermato che nelle operazioni mirate, hanno colpito sedi e siti che avrebbero potuto consentire all'Iran di ottenere armi nucleari. In un post su X, si legge: "L'Idf ha completato una vasta serie di attacchi contro obiettivi a Teheran legati al progetto nucleare del regime iraniano. Gli obiettivi includevano il quartier generale del ministero della Difesa iraniano, la sede del progetto nucleare Spnd e altri obiettivi, che hanno favorito gli sforzi del regime iraniano per ottenere un'arma nucleare e dove il regime iraniano ha nascosto il suo archivio nucleare." Nella stessa serata, Israele non ha escluso nessun obiettivo negli attacchi contro l'Iran, anche la guida suprema Ali Khamenei ''non è off limits'', ha detto un alto funzionario israeliano, intervistato dal Wall Street Journal. I ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, hanno dal canto loro annunciato di aver lanciato due missili balistici contro Israele nelle ultime 24 ore, colpendo "obiettivi sensibili del nemico sionista" nell’area di Tel Aviv. Si tratterebbe, secondo i portavoce del gruppo, della prima operazione dichiaratamente condotta "in coordinamento con l’esercito iraniano", come affermato dal portavoce militare Yehya Sarea in un discorso televisivo: "In trionfo per i popoli oppressi di Palestina e Iran". Le forze armate israeliane, tuttavia, hanno dichiarato al Times of Israel di non avere evidenza di lanci missilistici provenienti dallo Yemen nelle ultime 24 ore. Un razzo partito due giorni fa dallo Yemen ha colpito Hebron, in Cisgiordania, ferendo alcuni civili palestinesi, ma gli Houthi non hanno rivendicato l’attacco. Nel pieno dell’escalation tra Israele e Iran, Donald Trump ha avvertito Teheran che ogni attacco contro gli Stati Uniti sarà seguito da una risposta militare devastante. Il presidente Usa ha ribadito che Washington non ha avuto alcun ruolo nei raid israeliani contro i siti nucleari e militari iraniani. "Se veniamo attaccati in qualsiasi modo, forma o maniera dall’Iran, la piena forza e potenza delle Forze Armate statunitensi si abbatterà su di voi a livelli mai visti prima - ha scritto Trump domenica mattina sulla piattaforma Truth Social - Gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con l’attacco all’Iran, di questa notte". Il presidente ha poi rilanciato l’ipotesi di una mediazione: "Possiamo facilmente concludere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo conflitto sanguinoso!!!". Due giorni fa Trump aveva già esortato Teheran a negoziare, avvertendo che in caso contrario avrebbe subito "attacchi ancora più brutali" da parte di Israele.
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