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La geografia del correntone: ecco i toscani per Schlein

di Libero Red Dolce
Il pubblico all’iniziativa del Pd a Montepulciano (foto pagina Facebook Pd Montepulciano)
Il pubblico all’iniziativa del Pd a Montepulciano (foto pagina Facebook Pd Montepulciano)

L’iniziativa di Montepulciano segna l’avvio della nuova alleanza: anime diverse nel contenitore devono ora confrontarsi sui temi

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MONTEPULCIANO. Per un fine settimana la Toscana è stata il Nazareno del Pd. Con la convention riformista a Prato e l’incontro del correntone pro-Schlein a Montepulciano, i dem hanno ridefinito la propria geografia tra le dolci collini senesi e il laborioso paesaggio urbano-manifatturiero pratese. La novità più grande partorita dalla tre giorni di Montepulciano è la convergenza delle tre correnti Dems, AreaDem ed ex Articolo 1 – che fanno capo, rispettivamente, ad Andrea Orlando, Dario Franceschini e Roberto Speranza – nel già ribattezzato “correntone” che sostiene (e prova a influenzare) la segretaria Elly Schlein. Una nuova geografia che avrà delle ripercussioni, sui generis, anche in Toscana.

Le aree più rappresentate sono quelle degli orlandiani e dei franceschiniani, quest’ultima intrecciata alla decisiva presenza dell’ex sindaco di Firenze e attuale europarlamentare Dario Nardella.

La corrente Dems di Orlando (e di Peppe Provenzano) conta tra le sue file diversi nomi di primo piano: il segretario regionale Emiliano Fossi, il capogruppo in consiglio regionale (ex assessore alla Sanità) Simone Bezzini, il consigliere regionale Gianni Lorenzetti, il livornese Alessandro Franchi e l’assessora alla Scuola Alessandra Nardini.

Proprio quest’ultima, tra le intervenute a Montepulciano, ha fissato le coordinate del partito schleiniano: «Abbiamo bisogno di più partito, che non sia solo quello degli amministratori e delle amministratrici, ma un partito che ascolti la base per richiamare a noi le energie positive che si erano avvicinate nel momento delle primarie». Sarà una convivenza facile quella tra le aree? La stagione renziana in Toscana ha lasciato più tracce che altrove e proprio Nardini parla di un passato da conoscere per non ripeterlo: «Riconoscendo errori commessi in stagioni passate, dobbiamo fare buone riforme, quelle che negli anni passati non sempre abbiamo fatto».

Parole che possono essere suonate come una critica nei confronti della corrente franceschiniana, Nardella su tutti, ora gravitante nella medesima galassia dei fedeli di Schlein della prima ora. AreaDem, per numeri e peso, è l’altra corrente che in Toscana ha maggiore rappresentanza. Oltre all’ex sindaco di Firenze, si pensi al deputato fiorentino Federico Gianassi, all’ex assessore regionale Stefano Ciuoffo e all’ex consigliere Marco Niccolai, al pistoiese Riccardo Trallori e allo stesso Matteo Trapani, molto vicino a Nardella ed eletto in consiglio regionale dopo la nomina di Nardini come assessora.

C’è qui una questione di sensibilità diverse nel partito, in particolare sulla questione dell’aeroporto di Peretola, vero banco di prova della tenuta del Pd regionale e anche della coalizione che ha sostenuto il presidente Eugenio Giani nell’ultima tornata elettorale. Visioni territoriali diverse tra chi è a favore e chi contro, che difficilmente saranno “risolte” dalla comune confluenza nel correntone.

Tra gli ex Articolo1 di Speranza il nome di maggiore peso forse è quello dell’assessora uscente Serena Spinelli, tra i nomi caldi per entrare in giunta nel Giani-bis fino a un minuto prima dell’annuncio. Mentre un ruolo di schleiniana senza appartenenza precisa di correnti lo gioca la neo assessora alla Sanità Monia Monni, in passato vicino all’area di Gentiloni.

Anche il luogotenente toscano di Schlein, il deputato Marco Furfaro, conta una pattuglia di fedelissimi: come l’astro nascente e vicepresidente della Regione Mia Diop, Diego Blasi e la consigliera regionale Simona Querci.

Nella galassia orbita anche l’area Crea, dei parlamentari Marco Meloni e Anna Ascani, che si è avvicinata alla svolta di Montepulciano ed è rappresentata in Toscana dal parlamentare Marco Simiani. Tra chi guarda con favore all’esperienza del correntone va annoverata la deputata pisana Ylenia Zambito, vicina al capogruppo in Senato Francesco Boccia.

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