Filippo Volandri, lo stratega di Livorno fa volare l’Italia in Coppa Davis: i segreti dello psicologo coraggioso – La svolta della vita nel 2021
Decide di appendere la racchetta al chiodo nel 2016 (ex numero 25 Atp). Due anni dopo entra nella Federazione Italiana Tennis, dove diventa Direttore Tecnico Nazionale. Cinque anni più tardi cambia tutto: oggi è il capitano della nazionale azzurra più vincente di sempre
Prima di tutto ringrazia i suoi ragazzi. Poi ammette di aver versato più lacrime per questa Davis che per le altre. Ma nonostante il dritto all’incrocio della Storia del tennis appena tirato, Filippo Volandri, capitano della nazionale invincibile guarda già avanti: «Ora – dice – bisogna inventarci qualcosa per continuare con questi risultati».
Il trionfo di Bologna
A Bologna l’Italia conquista la sua terza Insalatiera consecutiva e il vero protagonista del tennis azzurro è sicuramente “Filo” Volandri da Livorno. Sì, perché nonostante la copertina sia inevitabilmente di Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, Filippo è stato il direttore d’orchestra, il capitano non giocatore dell’Italia è riuscito a coltivare il talento dei suoi tennisti e motivarli a superare diversi momenti difficili, che ognuno di loro ha attraversato nel corso della stagione, mostrando doti da leader.
Leadership ed empatia
Proprio questa leadership, che spesso si è trasformata in empatia, è stata la chiave con cui Volandri è riuscito a guidare l’Italia alla vittoria della Coppa Davis 2025 (senza Sinner e Musetti) e a conquistare un triplete unico nella storia del tennis mondiale. Se il direttore è stato Volandri il giocatore che ha seguito lo spartito del livornese di Villa Lloyd è stato Matteo Berrettini sempre presente e decisivo sia in campo che fuori.
Dalla racchetta alla Federazione
Volandri decide di appendere la racchetta al chiodo nel 2016 (ex numero 25 Atp). Due anni dopo entra nella Federazione Italiana Tennis, dove diventa Direttore Tecnico Nazionale. Il suo compito era quello di scoprire e seguire i nuovi talenti azzurri, coltivandone le qualità. La crescita del movimento tennistico italiano, insomma, si deve anche al lavoro, su scala nazionale, di Volandri e lo fa supportando i coach insieme ai propri giocatori. Una svolta tecnica che insieme all’Istituto Lombardi e al centro di Tirrenia diventa un boomerang positivo con l’aumento dei giocatori top 100.
La svolta del 2021
Nel gennaio del 2021 arriva una nuova svolta per la sua carriera. Volandri sostituisce Barazzutti come capitano non giocatore dell’Italia di Davis. Il suo nuovo ruolo prevedehe Filippo decida chi convocare, chi schierare nei singolari e nei doppi, considerando ovviamente anche le qualità dell’avversario.
Fiducia ai giovani
Volandri si cala subito nel nuovo ruolo dando fiducia ai giovani, come dimostrano le convocazioni di un giovanissimo Jannik Sinner, ma anche di Lorenzo Musetti, nell’edizione 2023 di Coppa Davis, Matteo Arnaldi. Volandri è stato capace di creare in primis un gruppo, di trasformare tanti “io” in un unico “noi”, giovando poi dell’implacabile, e anche impronosticabile esplosione di Sinner.
Scelte difficili e polemiche
Attraverso scelte difficili sfociate anche in polemiche, come nel caso dell’esclusione dai convocati di Fabio Fognini, o quella di lanciare giovani come Arnaldi, alle prime stagioni ad alti livelli e poi quella di Cobolli che si è dimostrata vincente proprio a Bologna.
Le coppie decisive
Tra le scelte più azzeccate di Volandri c’è stata quella di dare fiducia, nelle fasi finali del torneo, al duo Sinner-Sonego, piuttosto che affidarsi ai rodati doppisti Bolelli-Vavassori la sorpresa di schierare Berrettini e Sinner lo scorso anno a Malaga. L’altoatesino e il torinese hanno formato una coppia di livello, rivelatasi decisiva per il primo trionfo azzurro di Malaga, arrivato 47 anni dopo l’ultima volta. Quella formata da Berrettini e Sinner che per una scommessa hanno conquistato la seconda Coppa è buona parte del merito è proprio di capitan Volandri.
Le parole del capitano
«Grazie a questi ragazzi, grazie per essersi messi a disposizione, grazie per esserci stati in questi anni anche chi non c’era -, sono state le commosse parole di Volandri dopo il trionfo, – grazie a tutta l’Italia e a chi ci ha supportati: siamo stati come una famiglia. Ora possiamo veramente essere felici e festeggiare. Questo progetto è partito da lontanissimo, abbiamo affrontato un miliardo di difficoltà, ho sempre avuto il supporto di tutti. Non ho parole, forse per questa Davis ho versato più lacrime delle altre, un grazie a tutti i giocatori, allo staff, alla Federazione e a tutti coloro che hanno tifato per noi. Poi vincere in Italia è ancora più bello. Ora bisogna inventarci qualcosa per continuare con questi risultati. Chiedo a loro, soprattutto a Matteo, e loro rispondono con i fatti». Filo canta l’inno davanti all’Insalatiera che vedrà per la terza volta il suo nome.
