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In caso di bolletta anomala inviare reclamo e chiedere la verifica del contatore

In caso di bolletta anomala
inviare reclamo e chiedere
la verifica del contatore

Fornitura di energia elettrica: i consigli dell'avvocato Domenico Nicosia

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Ho una piccola attività di generi alimentari. Nel dicembre del 2020 stipulavo un contratto per la somministrazione di energia elettrica e qualche mese fa venivo contattato da questa società per cambiarmi il contatore. Il problema è sorto quando mi è arrivata l’ultima fattura e mi veniva addebitata una somma decisamente eccessiva e comunque superiore ai consumi medi. In poche parole mi arrivava una bolletta di 10.000 euro. Dunque, non disponendo di una somma così alta, mi rivolgevo a un’associazione di consumatori e attraverso loro contestavo la fattura con un reclamo. Ovviamente la loro risposta è stata negativa, dicendo che in mia assenza avevano effettuato una rilevazione fotografica dell’ultimo consumo. E non è tutto! Nelle more del pagamento della fattura, una settimana fa, mi hanno staccato direttamente la corrente! Io mi sono trovato in un grande disagio perché a quel punto non potevo aprire al pubblico la mia attività! In conseguenza di tutto ciò, ho dovuto buttare via tutte le materie prime. Queste persone mi hanno causato una grave perdita economica. Posso chiedere i danni? Grazie per la risposta.
Mario

Il nostro ordinamento all’art. 1559 del Codice Civile disciplina il contratto di somministrazione. La norma dispone che “la somministrazione è il contratto con il quale una parte si obbliga, verso un corrispettivo di un prezzo, a eseguire, a favore dell’altra, prestazioni periodiche o continuative di cose”. Dunque, l’oggetto del contratto di somministrazione consiste nel mettere a disposizione dell’avente diritto una quantità di cose generiche, in maniera continuata e periodica. Per definizione, è un contratto di scambio, consensuale e di durata. Ne discende che il contratto di energia elettrica rappresenta un contratto di somministrazione, destinato a soddisfare in maniera periodica e continuativa il fabbisogno dell’utente, con l’obbligo da parte del somministrante di trasmettere la quota del bene promesso. In caso di malfunzionamento del contatore, opera il principio dell’onere della prova ex art. 2697 c.c., secondo cui è l’utente a dover contestare il corretto funzionamento richiedendone le opportune verifiche, mentre spetta al gestore dimostrare che lo strumento di misurazione è regolarmente funzionante. Qualora il somministrante assolva tale onere, l’utente che lamenti l’eccessiva onerosità della bolletta dovrà provare che l’elevato consumo è dipeso da fattori esterni, non imputabili alla propria condotta. In tal senso, il Tribunale di Ancona (sentenza n. 854/2025) ha ribadito che la rilevazione dei consumi tramite contatore è assistita da una presunzione semplice di veridicità, sicché, in caso di contestazione, sarà il somministrante a dover dimostrare il regolare funzionamento dell’apparecchio, mentre il cliente dovrà provare che l’eccessività dei consumi è dovuta a cause esterne non evitabili neppure con un’ordinaria diligenza. Nel caso di sospensione ingiustificata della fornitura, il somministrante risponde ai sensi dell’art. 1218 c.c., salvo che dimostri che l’inadempimento sia dipeso da causa a lui non imputabile. Il danno potrà essere liquidato anche in via equitativa dal giudice, qualora ne sussistano i presupposti probatori, mentre il danno non patrimoniale potrà essere riconosciuto solo se l’interruzione abbia inciso su diritti della persona di rango costituzionale. Premesso ciò, quando l’utente riceve una bolletta anomala, la prima cosa da fare è fermarsi e raccogliere i dati. Conviene confrontare l’importo contestato con le bollette precedenti e verificare direttamente il contatore, annotando data e ora della lettura. A questo punto è fondamentale inviare al fornitore un reclamo scritto, chiedendo la verifica del contatore e la sospensione temporanea della fattura fino all’esito dell’accertamento. Se il fornitore insiste sul pagamento immediato, si può chiedere una rateizzazione provvisoria, così da non subire pressioni mentre gli accertamenti sono in corso. Se la verifica tecnica conferma che il contatore funziona correttamente, è opportuno far controllare l’impianto domestico da un tecnico qualificato per escludere dispersioni o guasti non visibili. In presenza di minaccia di distacco durante la pendenza della contestazione, si può inviare una comunicazione formale in cui si chiede di non procedere, dimostrando di avere agito con buona fede e tempestività. Se, nonostante ciò, la fornitura viene sospesa senza valido motivo, si può richiedere il ripristino e valutare un’azione per il risarcimento dei danni subiti.

Servizio sportello legale: Il Tirreno si avvale della competente e qualificata collaborazione dello studio legale Depresbìteris-Scura. I professionisti di questo studio rispondono settimanalmente ai quesiti che arriveranno a sportellolegale@iltirreno.it.

 

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