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Toscana, la nuova giunta regionale. Giani vede Schlein: ore decisive – Dal caso Nardini al nodo Avs

di Libero Red Dolce

	Eugenio Giani
Eugenio Giani

A Roma si è parlato di Alessandro Nardini e di equilibri tra partiti, per Avs Alberto Lenzi in pole. Movimento 5 Stelle: si attende la decisione di Giuseppe Conte

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Sulla strada dei palazzi romani per discutere di temi legati ad Anas, Eugenio Giani ha trovato modo di fermarsi al casello per quello che forse era l’appuntamento che gli stava più a cuore: un incontro a tu per tu con la segretaria del Pd Elly Schlein. Soggetto: la giunta. Primo punto: che ruolo avrà Alessandra Nardini, votatissima ex assessora della provincia di Pisa?

Esiti ancora oscuri, con l’incontro che sebbene cercato dal presidente non era dato per certo fino al pomeriggio. I due si sono incontrati e chiaramente il primo punto all’ordine del giorno sarà stato toccato. Chi è vicino a Schlein sostiene che sul nome di Nardini la segretaria non ha intenzione di fare passi indietro, ma c’è da vedere se un’eventuale intesa troverà reciproca soddisfazione e la maniera di incastrare equilibri complessivi che chiaramente non sono legati alla sola ex assessora.

Un ruolo con delega nel futuro “governo” regionale o una posizione più istituzionale, come quello di presidente del consiglio regionale, cambierebbero molto. Tra gli altri osserva con attenzione Cristina Grieco, livornese, considerata nome più gradito al presidente per le vecchie deleghe di Nardini. E lo stesso vale per Stefania Saccardi (renziana) e Antonio Mazzeo (riformista Pd), entrambi interessati alla presidenza. Sono tanti in questo momento a bussare alla porta di Giani e, c’è da scommetterci, qualcuno rimarrà deluso.

A proposito di puntate. Se un mese fa, ma fate pure una settimana, fosse stato possibile scommettere sui nomi dei futuri assessori toscani e qualcuno avesse puntato sul nome del sindaco di Fauglia Alberto Lenzi avrebbe trovato una quota simile a quella della Grecia all’Europeo del 2004: 150 a 1, una quota altissima. Centocinquanta euro di vincita per ogni euro investito. La Grecia quell’Europeo poi lo vinse. Lenzi, la corsa all’assessorato, con ogni probabilità la vincerà pure. Beh sì, la politica è anche azzardo.

È lui il nome che sembra aver trovato il gradimento maggiore tra i tre proposti dalla coalizione di Avs al presidente Eugenio Giani. Passato nel Pd, ora in quota Verdi, Lenzi era il vero underdog di questa sfida. La sua nomina, da esterno non avendo partecipato alle elezioni, mantiene così inalterata la composizione dei tre eletti di Avs: uno da Sinistra, Lorenzo Falchi, con ruolo di capogruppo, e due dai Verdi, Massimiliano Ghimenti e Diletta Fallani. Una composizione che pare che il partito ambientalista non volesse modificare, disequilibrando così i rapporti di forza sanciti dalle urne. E così, salvo ripensamenti, Lenzi sarà assessore.

Capitolo finale per i 5 Stelle. Si attende la decisione di Giuseppe Conte sul nome da inserire in giunta, con una rosa ridotta a due. Di sicuro c’è Irene Galletti, pisana, l’altro potrebbe essere Luca Rossi Romanelli ma è difficile che se Galletti venisse scartata possa davvero toccare a lui. Sarebbe uno sgarbo inatteso per la donna che ha battagliato in solitaria in anni difficili per gli stellati in Regione.


 

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