Il Tirreno

Toscana

Commercio

Dal 2026 scatta l’obbligo di collegare registratori di cassa e Pos: i motivi e quali sanzioni rischiano i negozianti

di Redazione web
Dal 2026 scatta l’obbligo di collegare registratori di cassa e Pos: i motivi e quali sanzioni rischiano i negozianti

L’obiettivo è quello di permettere all’Agenzia delle Entrate di incrociare in tempo reale i dati provenienti dai due flussi così da individuare eventuali discrepanze

2 MINUTI DI LETTURA





A partire da gennaio 2026 entrerà in vigore un nuovo meccanismo per contrastare l’evasione fiscale. La misura, introdotta dalla legge di Bilancio 2025, prevede l’obbligo per gli esercenti di collegare i registratori telematici ai sistemi di pagamento elettronico, come i Pos.

Il motivo

L’obiettivo è quello di permettere all’Agenzia delle Entrate di incrociare in tempo reale i dati provenienti dai due flussi – pagamenti elettronici e corrispettivi registrati – così da individuare eventuali discrepanze. In presenza di anomalie significative potranno essere avviati controlli automatici e mirati, riducendo la necessità di verifiche tradizionali e rafforzando l’effetto deterrente.

Le sanzioni

Per chi non si adeguerà all’obbligo, la manovra prevede sanzioni comprese tra 100 e 1.000 euro, con la possibilità di sospensione temporanea della licenza o dell’autorizzazione all’attività. Secondo le stime del Governo, la novità garantirà un gettito aggiuntivo di circa 50 milioni di euro già nel 2026, destinato a salire fino a 65 milioni a regime.

Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha illustrato le modalità operative per gli esercenti. Il collegamento non richiederà un’integrazione fisica tra registratore e Pos, ma avverrà tramite un servizio online dedicato, accessibile dall’area riservata del portale dell’Agenzia. Gli operatori dovranno associare la matricola del registratore telematico, già censito in Anagrafe Tributaria, ai dati identificativi dei propri strumenti di pagamento elettronico.

Come funziona

Il sistema mostrerà automaticamente l’elenco dei dispositivi comunicati dagli operatori finanziari. Per chi utilizza la procedura web dell’Agenzia al posto del registratore telematico, il collegamento potrà essere effettuato direttamente all’interno della stessa piattaforma. Le nuove funzioni saranno attive dai primi giorni di marzo 2025, con data ufficiale che sarà resa nota tramite avviso sul sito istituzionale.

Per i Pos già attivi al 1° gennaio 2026 o usati nel corso del mese di gennaio, sarà concesso un periodo di 45 giorni, a partire dalla pubblicazione del servizio online, per completare la registrazione. Successivamente, ogni nuova associazione o modifica dovrà essere effettuata a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo all’attivazione del dispositivo elettronico e comunque entro l’ultimo giorno lavorativo di quel mese.

Primo piano
La vertenza

Prato, all’Euroingro dopo le botte ora si tratta. Rotto il fronte degli imprenditori

di Paolo Nencioni