Addio Spid gratis? Ecco chi farà pagare il rinnovo e chi lo manterrà gratuito
Poste Italiane ha confermato che il servizio resterà gratuito fino al 2030. In 6 domande e risposte cerchiamo di spiegarvi la situazione
Per molti italiani, il rinnovo dello Spid non sarà più gratuito. Dopo anni in cui il servizio di identità digitale è stato offerto senza costi, alcuni provider hanno deciso di introdurre un canone annuale per mantenerlo attivo.
Per quali gestori lo Spid è a pagamento?
Al momento, tra i provider che hanno avviato la transizione verso il pagamento ci sono Aruba, Infocert e Register.it, che hanno iniziato a inviare comunicazioni ai propri utenti con le nuove condizioni.
Ci sono provider che offrono ancora lo Spids gratis?
Sì. Poste Italiane, Tim, Namirial, Sielte e Infocamere, ad esempio, continuano, almeno per ora, a garantire il rinnovo gratuito dell’identità digitale.
Fino a quando Poste Italiane manterrà lo Spid gratuito?
Poste Italiane ha dichiarato che il servizio resterà gratuito fino al 2030, pur sottolineando che “il mercato si sta muovendo in una direzione diversa”.
Quando e come è nato lo Spid?
Lo Spid è stato introdotto nel 2016 come sistema gratuito, frutto di una collaborazione tra pubblico e privato. Lo Stato stabiliva le regole tecniche e di sicurezza, mentre dodici gestori accreditati si occupavano dell’operatività.
Perché lo Spid era gratuito all’inizio?
All’avvio del progetto, lo Stato garantiva ai provider un contributo economico tramite convenzioni pubbliche, consentendo così agli utenti di ottenere e rinnovare lo Spid senza alcun costo.
Cosa ha causato il passaggio ai servizi a pagamento?
Il cambiamento è avvenuto dopo la sospensione del finanziamento pubblico da 40 milioni di euro, che aveva fino ad allora sostenuto il sistema. Con la fine dei fondi statali, alcuni provider hanno deciso di introdurre tariffe per coprire i costi di gestione.
