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Ecco come difendere la reputazione creditizia da segnalazioni illegittime

Ecco come difendere
la reputazione creditizia
da segnalazioni illegittime

Finanziamenti e “cattivi pagatori”: i consigli dell'avvocato Domenico Nicosia

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La banca mi ha segnalato come cattivo pagatore, ma ritengo che la segnalazione sia ingiusta. Me ne sono accorto solo quando ho chiesto un piccolo finanziamento e mi è stato negato senza spiegazioni. Per me è ingiusto. È possibile chiedere la cancellazione di questa segnalazione e riabilitare la mia posizione? 
Marco

Generalmente viene segnalato come “cattivo pagatore” chi, dopo aver sottoscritto un contratto di finanziamento, risulta inadempiente o in ritardo nei pagamenti. In Italia operano diversi archivi che raccolgono dati sull’affidabilità finanziaria di cittadini e aziende, consultati da banche e finanziarie per valutare la concessione del credito, chiamati Sistemi di informazione creditizia (Sic). Questi archivi vengono consultati da banche e società finanziarie per valutare la solvibilità dei clienti.

I Sic possono essere di due tipi: privati, cui l’adesione è volontaria, e pubblici, come la Centrale dei rischi della Banca d’Italia (Cr), cui la segnalazione è obbligatoria per tutti gli intermediari vigilati. Quest’ultima non serve a “punire” chi ha debiti, ma a fornire alle banche un quadro complessivo e trasparente delle esposizioni finanziarie. Per questo motivo, comparire in Cr non significa automaticamente essere un cattivo pagatore, ma semplicemente avere in corso un credito di una certa entità.

Diversa è invece la situazione nei Sic privati, dove sono raccolte anche le informazioni negative sui pagamenti. Prima di procedere alla segnalazione, la banca deve informare il cliente con una comunicazione preventiva, così da consentirgli di sanare l’irregolarità. Se il cliente è un consumatore, l’art. 125, comma 3, del Testo Unico bancario impone un preavviso specifico che consenta di evitare la segnalazione. La prima cosa da capire, quindi, è se c’è stata la citata comunicazione prima della segnalazione.

Chiarito il quadro, vediamo se e quando è possibile ottenere la cancellazione. Le segnalazioni negative possono essere eliminate automaticamente, al decorso dei termini di conservazione stabiliti dai regolamenti dei vari Sic, oppure su richiesta dell’interessato, quando si dimostri che la segnalazione è illegittima o inesatta.

Il primo passo è sempre richiedere le visure delle banche dati per conoscere con precisione: chi ha effettuato la segnalazione, quando, e per quale motivo. Una volta ottenuti i dati, è necessario verificare se la segnalazione è corretta nella sostanza (ossia se effettivamente vi è stato un mancato o tardivo pagamento); se sono state rispettate le procedure, compreso l’obbligo di preavviso; se sono stati rispettati i termini di conservazione, e quindi se la segnalazione doveva già essere rimossa automaticamente.

Se emergono inesattezze, omissioni o violazioni di legge (ad esempio per mancato preavviso o segnalazione infondata), è possibile chiedere la rettifica o la cancellazione dei dati. Prima di rivolgersi alle autorità, è consigliabile inviare un reclamo sia al gestore del Sic, sia all’intermediario che ha effettuato la segnalazione, descrivendo i motivi della contestazione.

In caso di mancata risposta o di esito negativo, si potrà poi agire con: un reclamo al Garante per la protezione dei dati personali, per violazione della normativa sulla privacy; un ricorso all’Arbitro bancario finanziario (Abf); un’azione giudiziale vera e propria davanti al Tribunale competente.

In sintesi, la cancellazione è possibile, ma richiede di accertare prima la correttezza formale e sostanziale della segnalazione. Essere informati tempestivamente e conservare copia di ogni comunicazione ricevuta può fare la differenza tra una segnalazione legittima e una lesione ingiusta della propria reputazione creditizia.

Servizio sportello legale: Il Tirreno si avvale della competente e qualificata collaborazione dello studio legale Depresbìteris-Scura. I professionisti di questo studio rispondono settimanalmente ai quesiti che arriveranno a sportellolegale@iltirreno.it.

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